Sembra che a Marigliano si sia consumato un vero e proprio terremoto politico. La sfiducia al sindaco Peppe Jossa, arrivata a pochi mesi dalla fine naturale del mandato, è il risultato di tensioni interne che si trascinavano da tempo.
Le continue divisioni e le sedute del consiglio comunale andate deserte avevano già lasciato intravedere un’amministrazione instabile. Già lo scorso anno, Jossa aveva rassegnato le dimissioni, salvo poi ritirarle prima della scadenza dei 20 giorni. Sembrava che la crisi fosse sotto controllo, ma evidentemente le fratture erano più profonde del previsto.
A sancire la fine di questa esperienza amministrativa è stato l’atto di sfiducia firmato da 13 consiglieri comunali, certificato dal notaio Filomena Catanese. Ora la città si prepara a un nuovo commissariamento, in attesa di capire quale sarà il futuro politico di Marigliano.
Monica Cito