Il vertice straordinario dei 27 leader dell'Unione Europea a Bruxelles ha annunciato un significativo pacchetto di sostegno aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l'Ucraina all'interno del bilancio dell'UE. Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha sottolineato l'importanza di questo impegno, affermando: "Ciò garantisce finanziamenti costanti, a lungo termine e prevedibili per l'Ucraina. L'Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità nel sostenere l'Ucraina; sappiamo qual è la posta in gioco".
Il summit si è aperto con un'intesa cruciale sugli aiuti a Kiev. Prima dell'inizio del Consiglio, che ha subito un lieve ritardo, si è svolto un incontro tra Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier ungherese Viktor Orban. L'obiettivo era convincere quest'ultimo a dare il via libera all'intesa sul bilancio dell'UE.
Secondo fonti del Consiglio europeo, l'accordo sull'aiuto macrofinanziario di 50 miliardi di euro per l'Ucraina, incluso nella revisione del bilancio pluriennale dell'UE (2021-2027), è stato raggiunto attraverso due clausole volte a soddisfare parzialmente le richieste dell'Ungheria. La prima clausola prevede una discussione annuale sull'attuazione del pacchetto di sostegno per l'Ucraina, senza richiedere un nuovo voto di approvazione, come richiesto dall'Ungheria. Inoltre, la Commissione sarà incaricata di presentare entro due anni ai capi di Stato e di governo una nuova proposta di revisione del bilancio pluriennale, se necessario, che richiederà un nuovo voto unanime degli Stati membri.
La seconda clausola riguarda il meccanismo di condizionalità dello stato di diritto, che blocca i finanziamenti per determinati programmi comunitari quando non sono garantite condizioni essenziali per la buona gestione dei fondi UE. Il testo richiama le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2020, sottolineando l'importanza di un'applicazione obiettiva, equa e imparziale del meccanismo di condizionalità, nonché la proporzionalità delle misure alle violazioni dello Stato di diritto e al loro impatto sugli interessi finanziari dell'Unione. La semplice constatazione di una violazione non sarà sufficiente per attivare il meccanismo.