Molti si chiedono come stanno e cosa stanno facendo le tre donne israeliane—Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher— liberate da Hamas dopo 471 giorni di prigionia. Ricordiamo che la loro liberazione è avvenuta nell'ambito di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che prevede il rilascio di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi.
Romi Gonen 23 anni, è stata rapita il 7 ottobre 2023 durante l'attacco al festival musicale Nova, dove partecipava con amici. Durante il tentativo di fuga, è stata colpita e ha riportato ferite da arma da fuoco. L'ultima comunicazione con sua madre risale a quel giorno, quando ha riferito di essere stata colpita e di sanguinare. Successivamente, il suo telefono è stato localizzato a Gaza.
Emily Damari, 28 anni, con doppia cittadinanza britannica e israeliana, è stata rapita dal suo appartamento nel kibbutz Kfar Aza. Durante l'attacco, è stata ferita alla mano sinistra da un colpo di arma da fuoco e alla gamba da schegge. Nonostante le ferite, ha mostrato resilienza e, dopo la liberazione, ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto, dichiarando: "Sono la persona più felice del mondo".
Doron Stainbreker, 31 anni, infermiera veterinaria, è stata rapita dal suo appartamento nel kibbutz Kfar Aza. Prima del rapimento, ha inviato un messaggio vocale agli amici dicendo: "Sono arrivati, mi hanno presa". Durante la prigionia, ha sofferto la mancanza di farmaci essenziali per una sua condizione cronica.
Il Ritorno a Casa
Dopo la liberazione, le tre donne sono state trasferite allo Sheba Medical Center vicino a Tel Aviv, dove hanno ricevuto cure mediche e supporto psicologico. Le famiglie hanno potuto riabbracciarle, vivendo momenti di intensa emozione. Emily Damari ha condiviso sui social la sua gioia, affermando: "Sono tornata alla mia amata vita".
Il Contesto dell'Accordo
La liberazione di Gonen, Damari e Stainbreker rappresenta la prima fase di un accordo più ampio tra Israele e Hamas, mediato con l'obiettivo di facilitare il rilascio di ulteriori ostaggi e promuovere una tregua duratura nella regione.
L'accordo prevede la liberazione di 33 ostaggi israeliani in cambio di 90 prigionieri palestinesi: tra questi, va sottolineato, ci sono anche terroristi che a loro carico hanno l'uccisione di centinaia di israeliani.
