Trump eletto 47esimo Presidente degli Stati Uniti: le reazioni nel mondo

Il ritorno alla Casa Bianca entro i primi giorni di gennaio, con la cerimonia del giuramento

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Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali del 2024 e si prepara a tornare alla Casa Bianca. Ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletti. Diventa così ufficialmente il 78esimo presidente degli Stati Uniti. Come riportano i media americani, attualmente ha raggiunto 276 grandi elettori, con i dieci ottenuti con la vittoria nello stato del Wisconsin. Il suo discorso di vittoria e le prime reazioni politiche, sia negli Stati Uniti che a livello internazionale, mostrano come la sua presidenza potrebbe influire sugli equilibri geopolitici. 

Dopo la vittoria di Trump, il candidato repubblicano ha tenuto un discorso nel quale ha dichiarato: “Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l'America di nuovo grande. Questo è un movimento mai visto prima, è il più grande movimento della storia."

Con il ritorno alla presidenza, Trump ha ribadito il suo impegno a garantire la sicurezza dei confini e a portare avanti una politica estera volta a rafforzare la posizione degli Stati Uniti nel mondo. Ha ringraziato i sostenitori e la sua famiglia per il supporto durante la campagna.

Reazioni politiche in Italia

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio italiano, ha espresso congratulazioni a Trump, dichiarando che questa elezione potrebbe rappresentare un’opportunità per consolidare i rapporti strategici tra Italia e Stati Uniti.

Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha accolto con entusiasmo la notizia, affermando: “Con Donald fine dell'incubo della guerra”, evidenziando speranze di distensione geopolitica.

Reazioni internazionali

Viktor Orbán, primo ministro ungherese, ha salutato con favore l'elezione di Trump, augurandosi un rafforzamento della cooperazione con gli Stati Uniti.

Emmanuel Macron, presidente francese, pur congratulandosi, ha ricordato l’importanza del dialogo transatlantico e di una cooperazione internazionale equilibrata.

La dichiarazione del Cremlino

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto a domande sul possibile impatto delle congratulazioni (o della loro mancanza) da parte di Putin verso Trump, sebbene non abbia confermato se verranno espresse formalmente. Alla domanda su eventuali effetti negativi nelle relazioni bilaterali, Peskov ha risposto: “È praticamente impossibile peggiorare le cose; le relazioni sono al punto più basso storicamente”. Peskov ha aggiunto che il presidente Putin resta aperto a un dialogo costruttivo basato su giustizia, uguaglianza e considerazione reciproca delle preoccupazioni. 

"Trump ha una qualità che ci è utile: essendo un uomo d'affari fino al midollo, è mortalmente avverso a spendere soldi per vari tirapiedi, per alleati idioti, per progetti di beneficenza sbagliati e per organizzazioni internazionali voraci". È quanto scrive il vicepresidente del consiglio russo di sicurezza Dmitri Medvedev in un messaggio su Telegram, commentando l'esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. "La domanda è quanto Trump sarà costretto a dare per la guerra", aggiunge Medvedev, "lui è testardo, ma il sistema è più forte". 

Questa vittoria riporta Trump alla Casa Bianca, con molteplici implicazioni per la politica estera e gli assetti geopolitici globali.