Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, ha suscitato imbarazzo anche tra le file della destra di Marine Le Pen. La principale agenzia di stampa francese, France Press, ha riportato una dichiarazione di Jean-Philippe Tanguy, dirigente di Rassemblement National (Rn) vicino alla leader del partito. Tanguy ha espresso chiaramente l'opposizione dei lepenisti all'elezione del generale Vannacci come vicepresidente del gruppo europeo dei Patrioti, una coalizione che riunisce Rn, la Lega, i sostenitori di Orbán di Fidesz e altri movimenti sovranisti europei.
Dichiarazioni di Tanguy e il ruolo della Lega
Tanguy ha dichiarato che la decisione di proporre Vannacci è stata presa unilateralmente dalla Lega, senza consultare gli alleati. Per questo motivo, i lepenisti hanno intenzione di chiedere a Matteo Salvini, leader della Lega, di intervenire e scegliere un altro candidato per il ruolo di vicepresidente. Questa posizione riflette una preoccupazione condivisa anche da altri membri del gruppo, che temono che la figura di Vannacci possa danneggiare l'immagine del nuovo gruppo europeo dei Patrioti.
Critiche passate e tensioni attuali
Non è la prima volta che Vannacci suscita critiche all'interno dell'alleanza sovranista. In passato, Jordan Bardella, altro esponente di spicco del Rassemblement National, aveva già espresso riserve nei confronti del generale. Le tensioni attuali sembrano quindi essere il culmine di un malcontento che covava da tempo e che ora rischia di creare fratture all'interno della coalizione.
Le prospettive future
La richiesta di un intervento da parte di Salvini rappresenta un momento critico per la Lega e per il nuovo gruppo europeo dei Patrioti. La gestione di questa situazione sarà determinante per il futuro dell'alleanza e per la credibilità del gruppo a livello europeo. Salvini dovrà trovare un equilibrio tra le esigenze interne del partito e le richieste degli alleati, per evitare che le tensioni attuali possano compromettere la coesione e l'efficacia del nuovo gruppo parlamentare. In definitiva, la vicenda di Roberto Vannacci mette in luce le difficoltà e le sfide che i movimenti sovranisti europei devono affrontare per mantenere l'unità e la credibilità politica.