Un grande indizio su chi avrebbe guidato il settore tecnico dell’atletica leggera italiana era arrivato a Tokyo. Subito dopo gli ori di Tamberi e Jacobs, Giovanni Malagò aveva esaltato il direttore La Torre mettendo una pietra su tutte le voci che volevano un cambio al vertice. Il presidente della Fidal Stefano Mei e il consiglio federale non hanno fatto scelte clamorose, dopo i 5 ori delle Olimpiadi, cambiare sarebbe stata una follia.
L’ufficialità è arrivata tramite una nota sul sito ufficiale della federazione.
“Confermato alla guida delle squadre nazionali il Direttore tecnico (e Scientifico, come da nuova denominazione) Antonio La Torre; via libera del Consiglio anche ai vicedirettori tecnici Roberto Pericoli (attività assoluta e di sviluppo) e Antonio Andreozzi (attività giovanile, Under 23, Under 20 e Under 18). Per tutti e tre, l’incarico è stato stabilito con scadenza alla chiusura naturale del quadriennio, ovvero alla data del 31 dicembre 2024. Al DT assegnato anche il compito di proporre al Consiglio, per l’approvazione, la composizione della nuova Struttura tecnica federale. Nel frattempo, al fine di non interrompere il lavoro in una fase cruciale di preparazione della stagione 2022, una parte dell’attuale struttura è stata prorogata fino al termine dell’anno in corso, ovvero al 31 dicembre 2021. Intervento analogo per ciò che riguarda la struttura sanitaria FIDAL: conferma nel ruolo di Medico federale per Andrea Billi (scadenza anche in questo caso alla data del 31 dicembre 2024), e proroga per una parte dell’attuale staff al 31 dicembre di quest’anno, in attesa della proposta al Consiglio della nuova composizione”.
Sulla decisione è intervenuto anche il presidente Mei, che era al suo esordio alle Olimpiadi da numero uno della Fidal, e ha portato a casa risultati eccezionali.
“È una conferma conquistata sul campo e che mette tutti d’accordo. Il lavoro svolto ha prodotto risultati positivi nel corso di tutta la stagione, esaltata da un’edizione memorabile dei Giochi Olimpici. L’indicazione politica che diamo oggi alla struttura tecnica è di proseguire nel lavoro svolto, rafforzando quanto più possibile il legame con il territorio. A questo proposito, ho richiesto la nascita di una nuova area destinata alla cura dello sviluppo tecnico-territoriale”.
Si guarda avanti verso Europei e Mondiali per un 2022 ricco di appuntamenti. Il campionato iridato ci sarà anche nel 2023 e poi sarà nuovamente il momento di parlare di Olimpiadi con Parigi 2024. I prossimi tre anni saranno dunque importantissimi anche per la crescita futura. Con atleti come Jacobs, capitan Tamberi, Stano, Palmisano e Tortu, sarà più facile anche avvicinare i giovani alla specialità regina dei Giochi Olimpici.