Impresa di Damiano Caruso sulle vette dell’Andalusia. Primoz Roglic sempre più da padrone. Queste le note principali della “durissima” nona tappa della Vuelta a Espana 2021, la Puerto Lumbreras-Alto de Velefique, di 188 chilometri. Il siciliano del team Bahrain Victorius si è imposto in solitaria sulle vette dell’Andalusia, precedendo di 1’05” lo sloveno Roglic (team Jumbo-Visma), secondo, e di 1’06” lo spagnolo Enric Mas (Movistar team), terzo. Seconda vittoria in carriera in un Grande Giro per il 33enne di Ragusa, dopo il successo di quest’anno alla ventesima tappa del Giro d’Italia (sull’Alpe Motta). In classifica generale comanda sempre più Roglic, che ha conservato e “blindato” la maglia rossa. In scena tre Gran Premi della Montagna, prima della ripida salita conclusiva. Sull’Alto de Cuatro Vientos è passato per primo Wout Poels, davanti a Romain Bardet e a Jefferson Alexander Cepeda.
Sull’Alto Collado Venta Luisa è transitato per primo Caruso, scattato a circa 70 chilometri dall’arrivo, seguito da Bardet e da Julen Amezqueta. Sull’Alto Castro de Filabres, a circa 29 chilometri dal traguardo, tutto immutato, con Caruso seguito da Bardet e Amezqueta. Per il ciclista di Ragusa circa due minuti e mezzo di vantaggio sul francese e sullo spagnolo, accompagnati in fuga da Rafal Majka e da Geoffrey Bouchard. Il plotone accusava invece 4’20” di ritardo da Caruso. Ai dieci chilometri dall’arrivo Bardet e Amezqueta sono “crollati”. All’inseguimento di Caruso sono rimasti Majka e Bouchard, staccati di 3’20”; più dietro il plotone, a circa 4’45” dal siciliano. Via, via i migliori (con Roglic ed Enric Mas molto attivi) hanno ripreso Majka e Bouchard lungo la salita conclusiva, limando anche lo svantaggio da Caruso. Domani è in programma una giornata di riposo, ad Almeria.
(ITALPRESS).