Dal Pino: "Chiediamo il ritorno al 100% degli spettatori"

Il presidente della Lega di Serie A:"Non è una richiesta folle, spingiamo gli italiani a vaccinarsi"

dal pino chiediamo il ritorno al 100 degli spettatori

“Il calcio è uno strumento sociale imponente. Lavoriamo insieme con il governo per accelerare la campagna vaccinale e riportare la gente allo stadio”. Così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Serà, il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, a 37 giorni dall’inizio della nuova stagione. “La Lega serie A con tutti i 20 club, la Federcalcio, hanno inviato lettere alle istituzioni per chiedere il ritorno al 100% degli spettatori alle partite. – spiega Dal Pino – Non è una richiesta folle: spingiamo gli italiani a vaccinarsi visto che finora solo il 45 per cento della popolazione sopra i 12 anni lo ha fatto. Il calcio è un volano sociale incredibile e nel momento in cui consentissimo ai nostri fan muniti di green pass di accedere alle tribune, forniremmo un contributo decisivo per mettere in sicurezza tutto il Paese”. Le istituzioni sembrano però sorde davanti a queste invocazioni: “Sono costretto ad ammettere che il precedente governo ha dimostrato zero sensibilità nei confronti delle criticità avanzate dalla Lega serie A e dalla Federazione. All’epoca i rapporti erano inesistenti, ora con la sottosegretaria Vezzali sono ripresi, senza contare che nei confronti del ministro Giorgetti c’è grande apprezzamento e la figura di Mario Draghi parla da sola. Le istituzioni devono anche tenere in considerazione che il calcio è un moltiplicatore del Pil. Il successo agli Europei ha contribuito a una spinta in alto dello 0,7% del Pil. Il calcio ha una tale dimensione sociale da essere in grado di creare opportunità di business per le aziende”. Il numero uno della Lega di A ammette poi di aver avviato i contatti con il Cts: “Sta studiando le richieste di Lega serie A e Federcalcio: siamo in pressing perchè il tempo stringe e il campionato inizia il 22 agosto. Se sarei soddisfatto se il governo acconsentisse alla capienza del 50 per cento? No e non vedo il motivo di questa eventuale decisione. Siamo orientati sul 100 per cento della capienza”.
(ITALPRESS).