I diritti tv della Serie A per il prossimo triennio, dalla stagione 2021/2022 alla stagione 2023/2024, sono stati assegnati a Dazn, che ha battuto la concorrenza di Sky. Una svolta epocale, anche se si preannuncia una coda polemica con possibili ricorsi. Così ha, intanto, deciso l'Assemblea di Lega: 16 a 4 il risultato finale della votazione che ha sancito il passaggio di consegne. Dazn si è aggiudicata i cosiddetti “pacchetti 1” e “3” per una cifra pari a circa 840 milioni di euro a stagione e trasmetterà, dunque, 7 gare a giornata, in esclusiva, e 3 gare in co-esclusiva. I quattro voti contro il "sì" all'offerta avanzata della piattaforma di streaming sono arrivati da Crotone, Genoa, Sassuolo e Sampdoria. Per il “pacchetto 2”, contenente la co-esclusiva delle 3 gare, proseguiranno, invece, i colloqui tra la Lega e Sky, che ha offerto 70 milioni a stagione. La trattativa andrà avanti sino al prossimo lunedì 29 marzo, quando l'offerta scadrà in base a quanto previsto nel bando. Recentemente, Vittorio Colao, aveva posto l'accento su un possibile digital divide: “A oggi circa 16 milioni di famiglie (il 60% del totale) non usufruiscono di servizi Internet su rete fissa o non hanno una connessione fissa a banda ultra larga. Questo è inaccettabile” aveva commentato il ministro per l’innovazione tecnologica. Dazn potrebbe, ora, lasciare la Serie B su cui potrebbero irrompere Sky e Eleven Sports.
Foto: Canio Romaniello