Dopo le brutte notizie degli ultimi giorni con i cinque casi di positività (quattro giocatori e un membro dello staff) che hanno portato al rinvio della partita contro il Sassuolo, i risultati dei tamponi effettuati ieri hanno dato tutti esito negativo. Cresce l'attesa per quelli di domani che, in caso di ulteriore negatività per tutto il gruppo squadra, potrebbero consentire la ripresa degli allenamenti già lunedì, pur restando in regime di quarantena. A restituire il sorriso nell'ambiente nerazzurro anche la notizia delle dimissioni dall'ospedale Humanitas di Rozzano dell'amministratore delegato Beppe Marotta, ricoverato per accertamenti dallo scorso 11 marzo dopo la positività al Coronavirus emersa il 25 febbraio.
Resta da capire che cosa accadrà per i giocatori convocati dalle rispettive nazionali (Barella, Bastoni e Sensi dall'Italia, Lukaku dal Belgio, Brozovic e Perisic dalla Croazia, Eriksen dalla Danimarca, Kolarov dalla Serbia, Skriniar dalla Slovacchia e Hakimi dal Marocco), con le federazioni dei paesi interessati in pressing per avere i giocatori a disposizione per le gare di qualificazione a Qatar 2022: se nei prossimi due giorni non ci saranno altri casi, l'ATS potrebbe allentare le maglie e dare l'autorizzazione alla partenza, esclusivamente con mezzi propri e mantenendo le regole della quarantena anche nei rispettivi ritiri (pranzi e docce nelle proprie camere). Conte, da parte sua, non disdegnerebbe invece avere a disposizione il gruppo al completo per le prossime due settimane, per non far perdere la condizione ai giocatori, "costretti" a tre settimane senza partite, dal 14 marzo contro il Torino al 3 aprile contro il Bologna.
(ITALPRESS).