"Giorgia Meloni continua a inseguire i fantasmi e Palazzo Chigi sembra il set di Ghostbusters. Dopo gli innumerevoli complotti estivi, ora la Premier se la prende con il povero poliziotto destinato all'ascensore del Presidente del Consiglio. Pare che Giorgia abbia preteso le chiavi dell'ascensore riservato che da decenni è nelle mani della Polizia. In un mondo civile qualcuno chiederebbe alla Premier se si fida ancora della Polizia di Stato. Ma dopo aver visto la sceneggiata del complotto estivo su Arianna ormai non mi stupisce più nulla. Ho capito che un filo rosso lega l'accusa a me di aver complottato con i guai di Sangiuliano e soprattutto con il ruolo della sorella della Premier. A me delle vicende personali e coniugali dei diretti interessati importa zero. A me interessa sapere che cosa fa un ministro in ufficio, non cosa fa a letto".
Lo scrive il leader di Italia viva, Matteo Renzi sulla sua e-news: "E le cose al momento stanno cosi' - continua l'ex premier -. Nella principale azienda che gestisce la cultura in Italia, Sangiuliano ha nominato un consigliere comunale di Frosinone privo di curriculum e credibilita' imprenditoriale e culturale oltre che molto discusso nella sua citta'. Pare che la scelta di puntare su di lui, tal Tagliaferri, derivi direttamente da una delle sorelle Meloni. Ci interessa sapere quale delle due sorelle, ci interessa sapere se Ales ha fatto assunzioni marchetta oppure no, ci interessa sapere se chi ha ricevuto soldi da Ales ha finanziato e in che modo Fratelli d'Italia, ci interessa sapere se Sangiuliano ha scelto Tagliaferri perche' lo conosceva o perche' qualcuno gliel'ha detto. Perche' la prima azienda per servizi culturali in Italia deve essere trasparente e pulita, no?".