Bper, 615 "uscite" su base volontaria: premio da 1850 per andarsene

Il "ricambio generazionale" firmato da tutte le sigle sindacali, sembra di leggere una favola

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Ricambio generazione in Bper, con 615 uscite su base volontaria e 460 nuovi posti di lavoro. Definito il premio aziendale (Vap) del 2024, da 1.850 euro complessivi (1.400 in contanti e 450 in welfare). È questo in sintesi il frutto di due accordi firmati dai sindacati Fabi, First Cisl, Fisac ??Cgil, Uilca e Unisin con i rappresentanti del gruppo Bper. Il primo accordo sul ricambio generazionale, che è un'estensione di quello firmato il 23 dicembre scorso, dà a coloro che pur avendo aderito volontariamente all'ultimo episodio non erano rientrati nelle 1000 uscite allora previste. Si tratta di ulteriori 615 uscite che saranno scaglionate nel corso del 2025 e che oggi lavorano in tutte le aziende del gruppo che applicano il contratto Abi. Confermate tutte le condizioni del precedente accordo (incentivi, tempestività, condizioni bancarie e finanziarie, previdenza complementare e assistenza sanitaria) così come sono confermate le garanzie in caso di modifiche al regime pensionistico.

È concordata inoltre l'assunzione di 308 nuovi dipendenti a tempo indeterminato e la stabilizzazione di 152 lavoratrici/lavoratori. Si parla quindi di complessivi 460 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, con una percentuale di ricambio del 75%. Ad ogni missione corrisponderà, nel medesimo territorio, una ulteriore assunzione. Nell'accordo sono inoltre contenuti importanti impegni relativi alla formazione del personale ed una norma specifica che affronti il ??tema del moving (lo spostamento di lavorazioni sui territori) finalizzato al mantenimento dei livelli occupazionali anche nelle aree più svantaggiate del Paese. Per quanto riguarda la Vap che sarà erogata nel 2025, ma di competenza 2024, si conferma l'importo del 2023, il più alto degli ultimi anni, ovvero di 1.400 euro in contanti riparametrati e di 450 euro forfettari in welfare.

Aumenterà di 2 punti percentuali il tasso di conversione (dal 15 al 17%) per chi, su base volontaria, opterà per la trasformazione del denaro, o parte di esso, in welfare. "Ancora una volta risultano determinanti l'unità del tavolo sindacale unitario e la volontà delle parti di raggiungere i giusti equilibri tra le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori e dei processi aziendali in atto. Si tratta dell'ennesima dimostrazione di come la via del confronto e la ricerca di obiettivi condivisibili sia l'unica in grado di garantire il raggiungimento di risultati consolidati ed utili per chi rappresentiamo, ma anche della creazione di condizioni indispensabili per una crescita sana del valore aziendale", commenta la coordinatrice Fabi nel gruppo Bper, Antonella Sboro.