Un altro colpo di scena nella storia infinita che riguarda il futuro di Autostrade per l'Italia. Ha fatto irruzione in scena un protagonista di assoluto prestigio. Si tratta di Florentino Peres, proprietario del gruppo Acs (costruzioni e infrastrutture) ma ancora piu' noto come presidente del Real Madrid. Questa mattina ha inviato al consiglio d'amministrazione di Atlantia, la holding controllata con il 30% dalla famiglia Benetton, una lettera con cui dichiara la disponibilita' ad acquistare "una quota rilevante" della concessionaria. Sul tavolo un assegno che valuta la societa' fra 9 e 10 miliardi. Una stima ben piu' generosa di quella da 9,1 miliardi presentata dalla cordata composta da Cdp, Macquarie e Blackstone. Un'offerta che il consiglio d'amministrazione ha sempre considerato inadeguata. Ora sul tavolo c'e' un'alternativa e questo rende la trattativa ancora piu' impervia.
Nella riunione di oggi non ha preso nessuna decisione. Ha solo fatto sapere che esaminera', insieme ai consulenti le due proposte. Florentino Peres ci tiene a far sapere che l'ammontare del bonifico finale "dipendera' dall'approvazione del nuovo Piano economico e finanziario (Pef) e al via libera alla transazione da parte delle Autorita' competenti". Proprio per questo il presidente del Real Madrid non chiude la porta ad eventuali alleanze. La lettera sottolinea che "Acs potrebbe considerare anche il potenziale ingresso di altri investitori nella partita, inclusa ovviamente anche Cassa Depositi e Prestiti".
In conclusione "crediamo che questa transazione possa rappresentare un'opportunita' unica per Atlantia e possa essere propedeutica a una futura fusione tra Abertis e Aspi". Acs possiede il 50% meno un'azione di Abertis, in parte direttamente in parte tramite la controllata Hochtief e dalla fusione fra i due gruppi nascerebbe il piu' importante gruppo globale nel campo delle autostrade. La lettera di Florentino Peres ha avuto immediate riflessi in Borsa. Il titolo Atlantia ha fatto uno scatto vicino al 3,1% a quota 16,3 euro. L'entusiasmo di Piazza Affari si spiega ampiamente con le dichiarazioni di Jonathan Amouyal, partner del Fondo Tci che controlla direttamente e indirettamente circa il 10% di Atlantia. Amouyal e' sempre stato ostile all'offerta di Cdp considerando la troppo bassa. Naturale l'entusiasmo con cui accoglie la proposta di Florentino Peres che valuta Aspi il 20% in piu'.
"Ci aspettiamo che il board di Atlantia ora agisca in modo indipendente, professionalmente e nell'interesse di tutti gli azionisti. -ha aggiunto - E allo stesso modo ci aspettiamo che il Governo italiano permetta ad Atlantia di prendere la migliore decisione per i soci senza nessuna interferenza politica".
In attesa che venga definita la partita sulla proprieta' la gestione di Aspi va avanti. "L'ammodernamento delle infrastrutture e' importantissima e ci siamo dati nuovi standard -ha dichiarato l'amministratore delegato della concessionaria Roberto Tomasi -.
Investiremo in manutenzione circa 21 miliardi nei prossimi anni, di cui 2 miliardi l'anno e gran parte di queste risorse saranno spese nei prossimi 10 anni". (Italpress)