Tensioni al corteo torinese del Primo maggio. Un gruppo di lavoratori del food delivery, che chiedeva di sfilare "per portare la loro voce di sfruttati" e manifestare contro "le condizioni inaccettabili per cui lavoriamo", ha cercato di entrare nel corteo da Galleria San Federico, ma è stato stato fermato dalle forze dell'ordine, in assetto anti sommossa. Scanditi slogan contro Cgil, Cisl e Uil, contestato anche il passaggio del sindaco Stefano Lo Russo, accesi anche alcuni fumogeni sotto i portici di via Roma.
Ancora tensioni quando lo spezzone sociale ha cercato, utilizzando i bastoni di bandiere e striscioni, di sfondare il cordone di polizia per raggiungere il palco istituzionale. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche di alleggerimento e sbarrato la strada verso la piazza ai manifestanti fino al termine degli interventi istituzionali che si sono tenuti in piazza San Carlo.
La tensione si è verificata con volti noti della protesta torinese appartenenti all'area antagonista, anarchica e del movimento No Tav. Tema centrale della protesta di quest'anno è stato il tema della guerra in Ucraina e dell'invio di armi da parte dell'Italia.
Contro le forze dell'ordine alcuni antagonisti hanno lanciato uova di vernice. Stando a quanto si apprende, Askatasuna (che ha condiviso via social diverse immagini del corteo) lamenta 5 feriti tra le sue fila, mentre la Digos ha già riconosciuto 145 persone che hanno preso parte ai disordini. Sarebbero inoltre otto gli agenti del reparto mobile della polizia rimasti contusi.