Landini: "Non mi pento di aver utilizzato il termine rivolta. Noi non violenti"

"La Cgil non ha nulla a che vedere con i fatti accaduti a Torino"

landini non mi pento di aver utilizzato il termine rivolta noi non violenti

"Trovo singolare che di fronte a 500.000 persone che scendono in piazza e che rinunciano al proprio stipendio, la discussione è su 100 studenti"

"In 50 piazze dove ci sono state 500.000 persone non è successo proprio nulla. Cgil e Uil da quel punto di vista lì non devono rispondere a nessuno. Le nostre manifestazioni sono manifestazioni democratiche in cui non è successo assolutamente nulla".

Lo ha sottolineato il leader della Cgil, Maurizio Landini, rispondendo alle accuse di Matteo Salvini, secondo cui le parole del segretario hanno incitato ai disordini. L'episodio avvenuto a Torino "è avvenuto dopo le manifestazioni sindacali e non ha nulla a che fare con le manifestazioni sindacali. Quelle modalità di scendere in piazza non c'entrano nulla con noi. Non le abbiamo fatte, le condanniamo, non c'entrano nulla con la storia del movimento sindacale. Trovo singolare che di fronte a 500.000 persone che scendono in piazza e che rinuciano al proprio stipendio, la discussione è su 100 studenti a Torino. Il tema è che si sta rimuovendo quello che è avvenuto".

Landini ha quindi precisato di non avere "nessun pentimento" per aver pronunciato la parola 'rivolta'.