Stanotte entrerà in vigore l'ora legale. Alle 2.00 bisognerà spostare le lancette dell'orologio un'ora avanti. Ciò significa che si dormirà un'ora di meno per una notte ma allo stesso tempo vuol dire avere un'ora di luce in più a disposizione ogni giorno per mesi (fino al 27 ottobre, quando si tornerà a quella solare). L'ora legale sfrutta infatti meglio la luce solare durante le giornate più lunghe di primavera ed estate e permette di ridurre il consumo di energia elettrica.
Croce o delizia, a seconda dei punti di vista, il passaggio all'ORA LEGALE che quest'anno coincide con il giorno di Pasqua resta di sicuro un beneficio in termini economici. Soprattutto in tempi di ristrettezze energetiche dovute alle guerre in corso, che hanno lasciato in sospeso la Direttiva europea finalizzata ad abolire una consuetudine adottata per la prima volta nel 1916, in piena Prima guerra mondiale, proprio per risparmiare energia. Di guerra in guerra, insomma, il tema resta di stretta attualità e, dati alla mano, sembra propendere per il mantenimento dell'ORA LEGALE.
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, durante i sette mesi di ora legale l’Italia risparmierà circa 90 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh che genererà inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.