Donna, mannaggia donna, mi piace quasi tutto quel che fai

Enigma irrisolvibile, oggi dicono sia la loro festa: il sogno è vederle cambiare il mondo. In meglio

donna mannaggia donna mi piace quasi tutto quel che fai

La storia delle donne è un racconto di coraggio e resilienza, di lotte e conquiste, scolpito con pazienza. Come un fiume che scorre, hanno attraversato le strettoie della discriminazione e delle ingiustizie, emergendo sempre più forti, più luminose.

Nelle parole di Maya Angelou, risuona la loro voce: "Non ho mai pensato che avrei dovuto dimostrare di essere superiore a un uomo. Ho sempre pensato che dovevo dimostrare di essere superiore a me stessa".

Ogni donna è una storia, un racconto di sacrificio e di trionfo. Sono le madri che ci cullano nelle notti buie, le sorelle che ci sostengono con il loro affetto, le amiche che ci tendono la mano quando il mondo sembra crollare. Sono le figlie che portano avanti il nostro legato, con il loro sguardo pieno di speranza e promesse.

Come scrisse Virginia Woolf, "Le donne sono come le foglie; se le lasci sole, si accartocciano su se stesse. Ma se le metti insieme, creano una foresta che può resistere a qualsiasi tempesta". Voi siete la foresta, l'invincibile selva, che nutre la terra e protegge il cielo. Dalle vostre labbra germogliano parole di saggezza, dalle vostre mani fioriscono opere di bellezza.

Come disse Nelson Mandela, "Nessuno è più libero di chi combatte per la libertà degli altri". E voi combattete ogni giorno, per la vostra libertà, per la nostra libertà, per un mondo senza ingiustizie e disuguaglianza. Siete la luce che illumina il nostro cammino, la voce che risuona contro ogni sopruso.

Dalle parole di Albert Einstein, "Il mondo è un posto pericoloso per vivere, non per le persone che sono malvagie, ma per quelle che non fanno nulla al riguardo". E voi fate qualcosa al riguardo: vi ribellate, combattete, sognate. Sogni di un futuro dove le donne siano finalmente libere, dove il loro valore sia riconosciuto e celebrato.

Come disse Malala Yousafzai, "I libri e le penne sono le armi più potenti che abbiamo. Possiamo cambiare il mondo con l'istruzione". E voi siete la chiave del cambiamento, la forza che può trasformare il mondo in un luogo migliore. Le donne sono le artigiane del cambiamento, i guardiani della speranza, i profeti di un mondo migliore. Con il loro impegno incrollabile, trasformano i sogni in realtà, i desideri in destini, le lacrime in speranze.

Nelle parole di Audre Lorde, sentiamo il loro richiamo: "Non sono libera finché una donna di colore non lo è. Non sono libera finché qualcuna è imprigionata. La nostra libertà è connessa, non possiamo andare avanti senza di lei". E mentre il mondo continua il suo eterno girotondo, le donne rimangono salde, pilastri immobili di speranza e amore. 

Per questo, oggi voglio celebrare le donne, tutte le donne, quelle che conosco e quelle che non conosco, quelle che mi sono vicine e quelle che sono lontane, quelle che mi hanno dato la vita e quelle che mi hanno insegnato a vivere, quelle che mi hanno fatto sorridere e quelle che mi hanno fatto piangere, quelle che mi hanno amato e quelle che mi hanno odiato, quelle che mi hanno aiutato e quelle che mi hanno ostacolato, quelle che mi hanno ispirato e quelle che mi hanno deluso.

A tutte loro, voglio dire grazie, per quello che sono e per quello che fanno, per quello che mi hanno dato e per quello che mi daranno, per quello che mi hanno insegnato e per quello che mi insegneranno. A tutte loro, voglio dire che le amo, che le stimo, che le ammiro, che le rispetto, che le sostengo, che le incoraggio.

A tutte loro, voglio augurare una felice festa della donna, una festa che sia ogni giorno, una festa che sia sempre.