"Devo ammettere che 'Vacanze di Natale' mi è sfuggito di mano, sta succedendo una cosa incredibile con un successo e una partecipazione senza precedenti per questo film di 40 anni fa. Ieri sono stato intervistato addirittura dal 'New York Times': in America non si capacitano che un format possa durare e avere un successo così clamoroso dopo tanti anni".
Al telefono con l'AGI Enrico Vanzina, sceneggiatore del film del 1983 diretto dal fratello Carlo (scomparso nel 2018), confessa di sentirsi travolto dall'amore e dall'appassionato consenso del pubblico di tutte le età per questo film. A Cortina, dove si celebra una festa dei 40 anni di tre giorni che si concluderà oggi, lo sceneggiatore e regista romano è protagonista di una serata da tappeto rosso, cinematografica e meta-cinematografica con una cena nel Salon Dolomieu dell'Hotel Posta.
"Sono letteralmente travolto da questo successo - racconta - e forse me lo posso spiegare pensando che in un momento complicato come questo in cui, al di là delle guerre e dell'inflazione che comporta un impoverimento delle classi medie, in cui le famiglie sono spesso in difficoltà economiche serie, questo film rappresenta una sorta di afflato positivo. Le persone ritrovano il gusto per la leggerezza che c'era allora e che tutti vorrebbero ritrovare".
'Vacanze di Natale' è uscito nel 1983 e raccontava la società degli anni '80.
"Allora sembrava che fosse solo un film sul presente - spiega - invece resiste da 40 anni e racconta un momento che molti rimpiangono. La cosa più sorprendente - continua - è il successo che continua a riscuotere tra i giovani: hanno scelto questo film e hanno cancellato i pregiudizi verso gli anni '80; c'è un grande afflato verso la pellicola proprio tra i ragazzi di oggi". Il film, spiega ancora Enrico Vanzina, "è una commedia, ma racconta la nuova borghesia che arriva e c'è un piccolo scontro sociale con i ricchi".
In un momento di difficoltà come quello attuale, forse guardare indietro nel tempo può essere rassicurante.
"Non so se si tratti di questo - risponde lo sceneggiatore e regista - certo è che pochi mesi prima di 'Vacanze di Natale' era uscito un altro nostro film, 'Sapore di mare', anch'esso di grande successo e anch'esso amatissimo ancora dopo 40 anni: raccontava il boom degli anni '60, un tempo che oggi rimpiangiamo".
Uscito il 23 dicembre 1983, 'Vacanze di Natale' è considerato il capostipite dei cosiddetti 'cinepanettoni'. Un termine usato dai critici che i fratelli Vanzina non hanno mai amato anche se questo genere di film è stato spesso associato a loro malgrado gli autori negli anni sono stati altri (Enrico Oldoini e Neri Parenti).
"In realtà ne abbiamo fatti solo due, quello del 1983 e 'Vacanze di Natale 2000' - racconta Vanzina - ma Aurelio De Laurentiis (produttore di tutti i 'cinepanettoni', ndr) è un grande imprenditore e ha capito che all'insegna della serialità poteva sfruttare quel filone iniziato con il nostro film di 40 anni fa. Secondo me ha fatto bene a industrializzare questo prodotto". Enrico Vanzina rivendica però la "diversita'" del suo 'Vacanze di Natale' dai classici 'cinepanettoni', una diversità che permette a questo film di vivere ancora e di riscuotere un grande successo dopo 40 anni.
"Mi accorgo come il vero valore di un film attraversa il tempo - spiega ancora all'AGI - mio padre (Steno, ndr) mi diceva che quando aveva girato 'Guardie e ladri' con Toto' e Aldo Fabrizi o 'Un americano a Roma' con Alberto Sordi sapeva benissimo che sarebbero rimasti nel tempo, la loro forza non si sarebbe esaurita perché solo il tempo dà la dimensione del valore di un film".