RSPP: l’importanza degli aggiornamenti

RSPP: acronimo che sta per “responsabile del servizio di prevenzione e protezione”

Al fine di rendere il più possibile sicuro l’ambiente di lavoro sono state emanate delle specifiche normative, tra cui quella che prevede l’introduzione del ruolo di RSPP, acronimo che sta per “responsabile del servizio di prevenzione e protezione”. Si tratta di un compito chiave all’interno di un’azienda, che può essere affidato sia a un dipendente interno che a un professionista esterno, ed è anche possibile che venga assunto dallo stesso datore di lavoro.

Per svolgere questo ruolo è obbligatoria una formazione specifica e la partecipazione a corsi di aggiornamento periodici. In questo articolo parleremo proprio dell’importanza degli aggiornamenti RSPP e delle possibilità a disposizione dei professionisti.

Di cosa si occupa?

Il primo compito del RSPP è la valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro in termini di salute e sicurezza dei lavoratori. Per poterlo fare deve necessariamente avvalersi della collaborazione degli altri tre grandi protagonisti della sicurezza:

il datore di lavoro, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e il medico competente.

Ai fini di una corretta valutazione sarà necessaria l’analisi degli ambienti di lavoro e della tipologia di lavorazioni che vengono svolte. Anche il numero di addetti e la presenza di strumenti o macchinari dovranno essere considerati, così come l’utilizzo di eventuali sostanze pericolose.

Tutte queste informazioni permetteranno al RSPP di individuare i possibili rischi e descrivere le misure di prevenzione e protezione che il datore di lavoro dovrà mettere in campo.

Altro compito del RSPP è organizzare le attività di formazione e informazione dei lavoratori affinché possano operare in sicurezza.

Tutto ciò che riguarda il ruolo e le funzioni del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è descritto nel Testo Unico 81/08, mentre la sua formazione e aggiornamento vengono definiti nell’Accordo Stato - Regioni del 07 Luglio 2016

Aggiornamento quinquennale

La normativa indica che le competenze del RSPP devono essere aggiornate a cadenza quinquennale, partecipando a specifici corsi di aggiornamento per un totale di almeno 40 ore.

Sarà il professionista a scegliere come raggiungere questo obiettivo, attraverso un unico corso oppure tramite corsi più brevi nell’arco dei 5 anni, fino a raggiungere il totale di 40 ore.

Anche per quanto riguarda le modalità, è possibile scegliere tra diverse opzioni. Oggi sono tantissimi gli eventi di aggiornamento rivolti al RSPP e comprendono seminari, convegni, webinar o corsi online.

Sicuramente la modalità e-learning è quella più scelta perché consente ai professionisti di seguire le lezioni da remoto. In tal senso la FAD è diventata un’ importante risorsa, grazie alla quale è possibile dedicare tempo alla formazione senza annullare impegni lavorativi o personali.

Lo scopo dell’aggiornamento

Partecipare a corsi di aggiornamento permette al professionista di conoscere le innovazioni introdotte in materia di sicurezza e non perdere eventuali modifiche riguardanti le normative vigenti.

Solo così il RSPP può continuare a svolgere il suo lavoro nel migliore dei modi, continuando a garantire la massima sicurezza di tutti i lavoratori.

Grazie agli aggiornamenti periodici il Responsabile potrà inoltre potenziare competenze specifiche in base agli incarichi che riceve e al settore di appartenenza dell’azienda nella quale svolge il suo ruolo.

Lo sapevi?

Secondo l’Accordo Stato Regioni del 7/7/2016 gli aggiornamenti per “responsabile del servizio di prevenzione e protezione” e quelli per “Coordinatore della Sicurezza nei Cantieri” sono equipollenti. Ciò significa che un professionista abilitato sia come RSPP che come CS può aggiornare entrambe le qualifiche con gli stessi percorsi formativi.

Spesso gli aggiornamenti rivolti agli RSPP sono validi anche per altri ruoli dell’ambito sicurezza, quali Dirigenti, Preposti, RLS o Formatori in materia di sicurezza.