"L'ingratitudine genera violenza , ci toglie la pace e ci fa sentire e parlare urlando, senza pace, mentre un semplice 'grazie' può riportare la pace!". Lo ha detto papàFrancesco all'Angelus, commentando il Vangelo e quella che ha definito "una parabola drammatica, con un epilogo triste": quella in cui il padrone di una vigna la affida ai contadini, e questi ultimi, al momento della vendemmia, quando il padrone manda prima i servi e poi il figlio per ritirare il raccolto, li maltrattano e li uccidono. "E da agricoltori diventano assassini", osserva il Pontefice, secondo cui "alla radice dei conflitti c'è sempre qualche ingratitudine, e pensieri avidi". Secondo Francesco, "con questa parabola, Gesù ci ricorda cosa succede quando l'uomo si illude di farsi da sé e dimentica la gratitudine, dimentica la realtà fondamentale della vita: che il bene viene dalla grazia di Dio, dal suo dono gratuito". "Quando si scorda questo,Papà, "da qui provengono tante insoddisfazioni e recriminazioni, tante incomprensioni, tante invidie; e, spinti dal rancore, si può precipitare nel vortice della violenza". «Chiediamoci allora - ha esortato -: io mi rendo conto di aver ricevuto in dono la vita e la fede, e di essere io stesso, io stessa, un dono di Dio? Credo che tutto comincia dalla grazia del Signore? Comprendo di esserne beneficiario senza meriti, amato e salvato gratuitamente? E soprattutto, in risposta alla grazia, so dire 'grazie'? Le tre parole che sono una grazia della convivenza umana: grazie, permesso, perdono: il so pronunciare queste tre parole". "È una piccola parola, attesa ogni giorno da Dio e dai fratelli. Domandiamoci se questa piccola parola, 'grazie', 'permesso', 'perdono',
Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente provocando centinaia di morti e feriti", ha detto PapaFrancesco all'Angelus. "Gli attacchi di armi si fermino, per favore - ha aggiunto -, e si comprende che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti". "La guerra è una sconfitta, è sempre una sconfitta - ha sottolineato il Pontefice -. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina".