Da Renzi a Draghi, ecco come gli ultimi 5 governi hanno usato i nostri soldi

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Gli ultimi cinque governi italiani, a partire da quello di Matteo Renzi nel 2014, hanno adottato manovre economiche con caratteristiche tecniche e obiettivi diversi.

Matteo Renzi (2014-2016)

La manovra economica del governo Renzi, approvata nel 2014, era incentrata sulla riduzione del deficit pubblico e del debito pubblico. Per raggiungere questi obiettivi, il governo ha introdotto una serie di misure di austerità, tra cui l'aumento delle tasse, la riduzione delle pensioni e la spending review.

Paolo Gentiloni (2016-2018)

Il governo Gentiloni, succeduto a quello di Renzi, ha mantenuto l'obiettivo di ridurre il deficit pubblico, ma ha anche cercato di sostenere la crescita economica. Per raggiungere questi obiettivi, il governo ha introdotto una serie di misure di stimolo, tra cui il taglio del cuneo fiscale e l'aumento della spesa per investimenti.

Giuseppe Conte I (2018-2019)

Il governo Conte I, formato da una coalizione tra Movimento 5 Stelle e Lega, ha adottato una manovra economica incentrata sul sostegno alla domanda interna. Per raggiungere questo obiettivo, il governo ha introdotto una serie di misure, tra cui l'aumento del reddito di cittadinanza, l'aumento delle pensioni e il taglio delle tasse per le imprese.

Giuseppe Conte II (2020-2021)

Il governo Conte II, formato da una coalizione tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva, ha adottato una manovra economica incentrata sulla risposta alla crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19. Per raggiungere questo obiettivo, il governo ha introdotto una serie di misure, tra cui il blocco dei licenziamenti, l'aumento della spesa per la sanità e il sostegno alle imprese.

Mario Draghi (2021-oggi)

Il governo Draghi, formato da una coalizione di partiti di centro-sinistra e centro-destra, ha adottato una manovra economica incentrata sulla ripresa economica post-pandemia. Per raggiungere questo obiettivo, il governo ha introdotto una serie di misure, tra cui il taglio del cuneo fiscale, l'aumento della spesa per investimenti e la riforma del fisco.

Differenze tra le manovre economiche

Le principali differenze tra le manovre economiche degli ultimi cinque governi italiani possono essere riassunte come segue:

Priorità: le manovre economiche dei governi Renzi, Gentiloni e Conte I hanno dato la priorità alla riduzione del deficit pubblico, mentre le manovre economiche dei governi Conte II e Draghi hanno dato la priorità alla crescita economica.
Mezzi: le manovre economiche dei governi Renzi, Gentiloni e Conte I hanno utilizzato principalmente misure di austerità, mentre le manovre economiche dei governi Conte II e Draghi hanno utilizzato principalmente misure di stimolo.
Risultati: le manovre economiche dei governi Renzi, Gentiloni e Conte I hanno contribuito a ridurre il deficit pubblico, ma hanno anche avuto un impatto negativo sulla crescita economica. Le manovre economiche dei governi Conte II e Draghi hanno contribuito a sostenere la crescita economica, ma hanno anche aumentato il debito pubblico.

In conclusione, le manovre economiche degli ultimi cinque governi italiani hanno avuto obiettivi e risultati diversi. Le manovre di Renzi, Gentiloni e Conte I hanno contribuito a ridurre il deficit pubblico, ma hanno anche avuto un impatto negativo sulla crescita economica. Le manovre di Conte II e Draghi hanno contribuito a sostenere la crescita economica, ma hanno anche aumentato il debito pubblico.