Papa: "Nel mondo ci sono troppe guerre e conflitti"

Il pontefice in Mongolia: "Dobbiamo crescere in fraternità"

papa nel mondo ci sono troppe guerre e conflitti

"È vero, sono partito per questo pellegrinaggio con molta attesa, con il desiderio di incontrarvi e di conoscervi, e ora ringrazio Dio per voi perché, attraverso di voi, Egli ama compiere grandi cose nella piccolezza. Grazie, perché siete buoni cristiani e onesti cittadini". Sono le parole di saluto e ringraziamento pronunciate da PapaFrancesco al termine della messa per la comunità cattolica nella 'Steppe Arena' di Ulan Bator, nel suo terzo e penultimo giorno in Mongolia. "Andate avanti, con mitezza e senza paura - ha sollecitato -, avvertendo la vicinanza e l'incoraggiamento di tutta la Chiesa, e soprattutto lo sguardo tenero del Signore, che non dimentica nessuno e guarda ciascuno con amore dei suoi figli". 

Francesco ha salutato "i fratelli vescovi, i sacerdoti, i consacrati e le consacrate, e tutti gli amici venuti qui da diversi Paesi, in particolare da varie regioni dell'immenso continente asiatico, nel quale sono onorato di trovarmi e che abbraccio con grande affetto ". Ha espresso "particolare gratitudine a quanti aiutano la Chiesa locale, sostenendola spiritualmente e materialmente". "In questi giorni significative delegazioni del Governo hanno presenziato ad ogni evento - ha osservato -: ringrazio il Signor Presidente e l'Autorità per l'accoglienza e per la cordialità, così come per tutti i preparativi svolti". I lPapa ha quindi salutato "di cuore i fratelli e le sorelle di altre Confessioni cristiane e religioni: continuiamo a crescere insieme nella fraternità, come semi di pace in un mondo tristemente funestato da troppe guerre e conflitti". Il suo "grazie" ha sentito "va a tutti coloro che qui hanno lavorato, tanto e da tanto tempo, per rendere bello e possibile questo viaggio, ea quanti lo hanno preparato con la preghiera". "È un grazie grande a te, popolo mongolo, per il dono dell'amicizia che ho ricevuto in questi giorni, per la tua capacità genuina di apprezzare anche gli aspetti più semplici della vita, di custodire con sapienza le relazioni e le tradizioni, di coltivare la quotidianità con cura e attenzione", ha concluso il Pontefice.