Un grande giornalista "che ha portato sempre avanti la ricerca della verità per cui combatteva ad ogni costo", un uomo "che ha amato la vita" e "un grande padre, che è rimasto un guerriero fino alla fine". Sono fra le immagini di Andrea Purgatorievocate da famigliari, amici e colleghi ai funerali del giornalista, scomparso il 19 luglio, celebrati da Don Walter Insero nella Basilica di santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo a Roma. Una cerimonia in una Chiesa degli artisti gremita, nella quale si sono raccolti intorno ai tre figli, Edoardo, Victoria, e Ludovico, all'ex moglie Nicole Schmitz e alla compagna Errica Dall'Ara, tanti lettori delle inchieste di Purgatorie telespettatori dei suoi programmi, insieme a protagonisti del mondo del giornalismo, della società civile, dello spettacolo e della politica. Fra gli altri, Andrea Salerno, Roberto Saviano, Laura Boldrini, Diego Bianchi, Massimo Gramellini, il magistrato Nino Di Matteo, Urbano Cairo, Enrico Mentana, Pietro Orlandi, Mogol, Massimo Giletti, Luca Telese, Francesco Pannofino, Simona Izzo, Sabina e Corrado Guzzanti, Marco Risi, Enrico Vanzina, Veronica Pivetti, Giulio Scarpati, Walter Verini, Maria Luisa Busi e Riccardo Chartroux, Maria Cuffaro, Corrado Formigli, Luca Telese, Marco Damilano, Francesco Montanari. A portare il feretro in chiesa è un picchetto dei Vigili del fuoco: il perché lo ha spiegato Edoardo Purgatori, che ha reso omaggio al padre insieme al fratello e la sorella a fine cerimonia. "Una delle prime telefonate che ho ricevuto è stata quella di Piero Moscardini - ha raccontato - che aveva conosciuto papà tanti anni fa, quando lui da cronista passava tanto tempo nelle caserme. Mi ha chiesto l'onore di far portare papà ai vigili del fuoco ". Purgatori "era un uomo dal talento straordinario" e "amava la vita, viaggiare divertirsi, mangiare bene, ballare - ha detto Don Walter Insero nella sua omelia -. è stato forte, ironico, coraggioso fino alla fine". Si è parlato "in questi giorni del caso Purgatori(c'è un fascicolo aperto dalla procura di Roma per omicidio colposo, alla diagnosi e alle terapie ricevute legato dal giornalista, ndr) ma la cosa più importante è essere qui a dire grazie ad Andrea - ha spiegato il direttore di La7 Salerno intervenuto alla fine insieme all'avvocato, amico di famiglia, Gianfilippo Cau -. Ci ha insegnato la giusta distanza nei rapporti con il potere e nell'affrontare le cose". Per Roberto Saviano "Andrea ci ha insegnato che fare il giornalista significa saper scegliere da che parte stare, saper scegliere la verità con passione, rigore e senza paura Anche Laura Boldrini ha parlato dell'esempio lasciato da Purgatori: "Ci ha insegnato a non arrendersi mai - ha sottolineato l'ex presidente della Camera -. Io non sapevo che lui avesse una malattia già potente. È giusto essere qui oggi a renderegli omaggio". Per Urbano Cairo, che ha voluto Purgatoria La7, la sua eredità è "aver insegnato ai giornalisti a non fermarsi mai davanti ad apparenti verità, ad andare sempre avanti, a fare vero giornalismo d'inchiesta, senza cercare scorciatoie ma con una grande verifica delle fonti". Diego Bianchi definisce "un privilegio di averlo conosciuto e aver condiviso anche momenti di divertimento". È "sempre stato una persona da seguire a da cui imparare. Era credibile, affidabile, autorevole, umile". Per Massimo Gramellini, "è stato un maestro di giornalismo e di vita. una persona che sapeva sorridere e credo che oggi ci stia guardando oggi con il suo sguardo sornione". "Papà nei momenti fondamentali della vita di un ragazzo c'è sempre stato e mi ha salvato tante volte" ha detto Ludovico Purgatori, alle spalle l'immagine del padre sorridente in una grande foto in bianco e nero. La sorella Victoria, tra le lacrime, ha condiviso alcuni ricordi degli ultimi mesi: "lo stringevo chiedendogli, 'Mica muori vero?' e lui sorridendo mi rispondeva 'Oddio, Victoria, no'. È stato un grande giornalista e amico, ma il suo più grande successo è stato come padre". Fino alla fine, ha ricordato Edoardo, "papà ha avuto la sua energia dirompente, l'ironia, la forza, la rabbia". È stato "un guerriero fino all'ultimo".