Scontro via social tra Fedez e vigilanza Rai

Una battaglia a suon di post, email, note stizzite dei politici

scontro via social tra fedez e vigilanza rai

E' oramai guerra tra Fedez e la Vigilanza Rai. Uno scontro che si consuma nell'arco di 24 ore, combattuto a colpi di post, email corredate da faccine, note stizzite dei politici.
Una puntata piuttosto tesa di quella querelle principiata sul palco del Concertone del primo maggio, con il fuoco della polemica che non sembra al momento spegnersi. In principio nella serata di ieri un tweet dell'artista in cui ironizza sulla decisione assunta dalla commissione di non ascoltarlo ma semplicemente di richiedergli un memoriale ("Paura eh? Quelli del "serve il contraddittorio"), poi in mattinata una mail indirizzata al presidente della commissione Alberto Barachini e nella quale il cantante, nel rispondere all'invito della bicamerale di presentare una sua memoria, invia tre emoticon che raffigurano pagliacci.

"La Commissione parlamentare di Vigilanza ha rispettato Fedez, mentre lui non rispetta le istituzioni", sbotta Barachini, il quale si dice "amareggiato" per il comportamento del rapper.Rincara la dose, utilizzando l'arma dell'ironia, il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone: "Fedez oltraggia il Parlamento. Forse, pero', abbiamo frainteso e le emoji da clown, non erano una risposta ma la sua firma. Esattamente, cos'e' stato censurato? La catena delle responsabilita' ha gia' chiarito. La commissione di Vigilanza Rai aveva deciso di chiedere una memoria, anche su richiesta di FDI, invece dell'audizione che chiedeva il Pd".
Interviene anche il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi: "Fedez insulta la commissione di Vigilanza Rai e si traveste da Toto': 'Lei non sa chi sono io'. Come passare da una doverosa denuncia di censura ad un esempio di arroganza istituzionale".
Anche il Pd si aggiunge al coro di critiche.

"Fedez e' libero di esprimere il suo pensiero e la sua opinione ma irridere e offendere un'istituzione e' una mancanza di rispetto non tanto e non solo verso noi commissari e commissarie ma verso le cittadine e i cittadini che le istituzioni rappresentano - bacchetta la capogruppo Pd in commissione Valeria Fedeli -. Fedez si confronti nel merito senza denigrare i propri interlocutori. Se il signor Lucia, che aveva chiesto di essere audito in relazione al caso del Concertone del 1 maggio, non e' d'accordo a inviare una memora scritta come proposto dalla Vigilanza Rai, lo dica a parole e in modo civile, con rispetto ed educazione".
(ITALPRESS)