Rackete assolta, i legali: "Ong ha operato correttamente"

Il comandante della Sea Watch 3 venne arrestata per resistenza e violenza contro nave da guerra

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"Il Giudice ha ribadito che la condotta della capitana della Sea-Watch 3 fu giustificata dall'adempimento del dovere di soccorso che imponeva il salvataggio dei migranti e il trasferimento in un porto sicuro sulla terraferma". Lo hanno detto gli avvocati Alessandro Gamberini e Leonardo Marino, legali del comandante Carola Rackete, dopo che il Gip di Agrigento Alessandra Vella, ha archiviato l'inchiesta a suo carico. La comandante della Sea Watch3, nel luglio del 2019, fu arrestata per resistenza e violenza contro una nave da guerra.
"La decisione era attesa - hanno aggiunto i legali - in coerenza con quanto stabilito dalla Suprema Corte nel gennaio 2020 che, lo ricordiamo, aveva ritenuto che era stato correttamente non convalidato dallo stesso Gip l'arresto operato nell'occasione.

Viene cosi' riaffermata la correttezza dell'operato dell'Ong rispetto ai tentativi di criminalizzazione che all'epoca furono agitati anche in modo scomposto dal Ministro degli Interni dell'epoca, con aggressioni verbali ed insulti nei confronti di Carola Rackete". Secondo la Procura, che aveva chiesto di non processare la comandante tedesca a bordo della Ong impegnata nel soccorso dei migranti, Carola 'avrebbe agito per stato di necessita', al fine di portare i migranti in un porto sicuro per garantire la sicurezza della 42 persone a bordo'. L'inchiesta era nata dopo la manovra di avvicinamento al porto che aveva portato la Sea Watch 3 a urtare una motovedetta della Guardia di Finanza. (Italpress)