Covid: via le mascherine all’aperto col 60% di vaccinati

Coprifuoco alle 23: i nuovi parametri per le ripartenze

covid via le mascherine all aperto col 60 di vaccinati

Il coprifuoco è ancora al centro delle polemiche tra i partiti: le Regioni hanno presentato al governo una proposta in cui chiedono di accorciare di un'ora il divieto di circolazione, facendo slittare il ritorno a casa dalle 22 alle 23 della sera. I numeri dei contagiati e dei morti toccano la soglia più bassa dallo scorso ottobre, ma a Palazzo Chigi c’è preoccupazione per l’euforia dei tanti italiani che hanno fretta di tornare alla socialità pre-Covid. 

La cabina di regia attesa tra oggi e domani dovrebbe occuparsi del decreto Sostegni, eppure il pressing del centrodestra è forte e non si può escludere che si parli anche di coprifuoco e dintorni. Eppure, anche l’ala più prudente della maggioranza è ormai pronta a riaprire in sicurezza. Luigi Di Maio chiede di "alleggerire le misure per attrarre turisti in Italia". E il ministro Speranza, che ha sempre tenuto la linea del rigore assoluto, è pronto ad allentare il coprifuoco perché vede nei 24 milioni di vaccini somministrati in Italia una garanzia sufficiente per restituire libertà ai cittadini. 

L’interrogativo allora è quale sarà il giorno tanto atteso, in cui slitterà o finirà il coprifuoco. Una data probabile è il 17 maggio, perché è un lunedì, giorno in cui entrano in vigore le nuove misure. Per adesso una cabina di regia ad hoc e il successivo Consiglio dei ministri non sono ancora in agenda, ma Draghi potrebbe convocare le riunioni nel weekend, dopo aver visto i dati epidemiologici del consueto monitoraggio del venerdì.

Tra il 5 e il 20 giugno chiudono le scuole, che nella maggior parte delle regioni si fermano l’8 giugno. È un’altra data da segnare in rosso, perché lo stop alle lezioni in presenza avrà un effetto benefico sull’indice Rt. Per quanto riguarda i centri commerciali, la capogruppo del Pd Debora Serracchiani, sulla base dei 500mila vaccini al giorno, chiede la revisione dello stop dei centri commerciali nel fine settimana per dare un robusto colpo di acceleratore a tutto il sistema.

L'incognita è la riapartenza del settore dei matrimoni, una data per il via libera ancora non c’è, perché gli scienziati ritengono ancora troppo pericoloso quel mix tra ristorazione e ballo che sono le feste di matrimonio.

Il 15 maggio scade l’ordinanza che impone la quarantena di 5 giorni a chi entra in Italia da un Paese europeo e Speranza e Di Maio hanno già detto che non sarà rinnovata, per favorire il turismo. La quarantena per chi rientra dagli Stati Uniti potrebbe finire due settimane più tardi: il 3 giugno i ministri della Salute del G7 discuteranno la proposta di Speranza che ha chiesto a Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania e Giappone di far cadere reciprocamente l’obbligo di isolamento.

Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, pensa che quando toccheremo i 30 milioni di vaccinati la protezione individuale all’aperto possa restare solo in caso di assembramento. Ma di questo tema non si è ancora parlato nelle riunioni di governo.

Il portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, sta lavorando alla revisione dei parametri assieme ai tecnici delle Regioni, che temono nuove chiusure per colpa di un alto indice Rt. La soluzione che si sta delineando è dare un ruolo più importante all’incidenza e all’Rt ospedaliero che non farebbe scattare con facilità la fascia arancione per chi è in bilico.