Riaperture: dai matrimoni al coprifuoco, fino al green pass

La prossima sarà la settimana cruciale

riaperture dai matrimoni al coprifuoco fino al green pass

La prossima sarà la settimana cruciale per la ripartenza di quei settori che fino ad ora sono stati lasciati in disparte. Infatti, tra mercoledì e venerdì, il presidente Draghi prenderà in mano il dossier e riunirà la cabina di regia politica. Sul tavolo del governo: il ritorno delle feste di nozze, la ripartenza delle piscine al chiuso e il coprifuoco

Per quanto riguarda il coprifuoco è proprio Matteo Salvini che vuole cancellarlo il prima possibile, mentre l'ala più prudente dell'esecutivo frena e suggerisce di farlo slittare almeno fino alle 23. Ma le Regioni hanno fretta, vogliono che i ristoratori possano lavorare anche al chiuso e che gli italiani tornino a bere un caffé al bancone del bar. 

Il giorno tanto atteso potrebbe essere il 17 maggio, a tre settimane dall’entrata in vigore del decreto 26 aprile. Il ministro della Salute, Roberto Speranza non indica delle vere e proprie date, ma conferma che la curva dei contagi continua a scendere. 

Un settore in forte pressing sul governo è quello dei matrimoni e delle cerimonie. Le associazioni di categoria hanno messo a punto i protocolli con tamponi, distanziamento e Covid-manager e la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini spinge per riaprire: "Bisogna fissare una data per il wedding, entro metà giugno". Potrebbe essere il 15 di giugno e fino ad allora Forza Italia e Lega faranno a gara per intestarsi la riapertura. Per il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, essendoci la certificazione verde che consente gli spostamenti a chi è vaccinato, ha fatto il tampone o è guarito dal Covid, "non ha senso tener chiuso il settore del wedding e non ha senso tenere chiusi i parchi a tema fino al primo luglio, si può anticipare tranquillamente".

Il 15 maggio cadrà la quarantena di 5 giorni per chi entra da un Paese Ue. E dalla stessa data partirà il green pass nazionale annunciato da Draghi per attirare i turisti stranieri, che potranno soggiornare in Italia dimostrando di essere stati vaccinati, di aver fatto un tampone (negativo) nelle 48 ore precedenti o di essere guariti dal Covid.