Covid-19, il decreto per le riaperture

Dovrebbero essere 11 le regioni in zona gialla

covid 19 il decreto per le riaperture

È prevista per oggi la riunione del Comitato tecnico scientifico poi, tra mercoledì e giovedì, il Consiglio dei ministri per approvare il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture. Sono 11 le regioni e le province di Trento e Bolzano che puntano alla zona gialla. Il primo passaggio è la riunione degli esperti del Cts che dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso ma anche per accedere ad alcuni eventi, come assistere a spettacoli dal vivo o andare al cinema.

Le certezze al momento sono due: la prima è che il pass non sarà pronto per il 26 aprile, dunque da lunedì prossimo ci si sposterà verso le regioni rosse e arancioni con l'autocertificazione e uno dei tre documenti necessari allegato, il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l'esito del tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Elemento, quest'ultimo, sul quale sia il sottosegretario all'interno Carlo Sibilia sia il sindaco di Firenze, Dario Nardella chiedono un intervento del governo per eliminare o abbassare i costi ed evitare che ci siano cittadini di serie A e serie B.

L'altra è che il pass sarà in linea con quello europeo che dovrebbe diventare operativo tra giugno e luglio. Prima si capisce come funziona quello Ue e poi ci si adegua. L'ipotesi più concreta è utilizzare una app che contenga un Qr code con le informazioni, da esibire a richiesta. L'app in questione potrebbe essere "Io", quella della Pubblica amministrazione già utilizzata per il cashback di Stato: è costruita, dicono gli esperti, secondo tutti i canoni europei per quanto riguarda l'identità digitale e il rispetto della privacy, dunque già pronta per l'utilizzo.

Sul tavolo degli esperti del Cts ci saranno anche le linee guida delle Regioni per le riaperture che, almeno su due punti, suscitano perplessità e preoccupazione: né la richiesta di riaprire bar e ristoranti anche in zona arancione e rossa, né l'utilizzo degli spogliatoi in piscine e palestre (queste ultime le regioni chiedono che possano aprire dal 15 maggio e non il primo giugno) dovrebbero passare il vaglio.