Il nuovo Dpcm Draghi sarà pronto, con molta probabilità, mercoledì 31 marzo. Sul tavolo del governo è quasi certo lo stop alla zona gialla, lasciando l'Italia in rosso o arancione fino a metà aprile. E' certo, invece, la riapertura delle scuole fino alla prima media in zona rossa, mentre fino alla terza media in zona arancione.
Il Decreto, così detto "Chiusure", porta il lockdown dopo le festività pasquali: zona gialla rafforzata e la verifica dei dati da metà aprile. Ma il problema è sempre quello della spaccatura all'interno del governo: la Lega non è per niente convinta e ha chiesto rassicurazioni. L'obiettivo di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti è quello di consentire le riaperture già da dopo Pasqua. Ovvero dal 7 aprile, la data in cui entreranno in vigore le nuove norme. Ma nell'esecutivo c'è scetticismo: togliere le restrizioni subito dopo le festività potrebbe assomigliare a un incitamento a pensare che l'emergenza stia scemando.
Per questo il Dpcm dovrebbe contenere solo alcune norme, ovvero: confermare il congelamento della zona gialla fino alla scadenza del decreto, tutta l'Italia in rosso e arancione (bar e ristoranti chiusi) e il divieto di spostamento tra regioni, consentire il rientro in classe agli studenti fino alla prima media in zona rossa e fino alla terza media in zona arancione con il 50% di Didattica a Distanza nelle scuole superiori.
A tutto dovrebbe essere aggiunto l'obbligo vaccinale per il personale sanitario a contatto con i pazienti e la norma a tutela di medici e infermieri vaccinatori. Chi non rispetterà l'obbligo, secondo la bozza che circolava fino a domenica, andrà incontro a sanzioni crescenti che andranno dallo spostamento ad altro incarico fino alla sospensione dello stipendio. Ma senza l'obbligo di licenziamento. In più le aziende ospedaliere saranno obbligate a segnalare alla Asl competente il rifiuto e se non sposteranno il lavoratore saranno sanzionate.
Intanto il governo e il premier Mario Draghi incontreranno le Regioni nelle prossime ore: l'idea è quella di mettere a punto insieme agli enti locali il decreto legge con le misure che andranno in vigore dopo Pasqua, consentendo questa verifica di metà aprile per allentare le restrizioni. Lincontro servirà anche per definire la strategia del piano di vaccinazione di massa. Con l'arrivo di oltre un milione di dosi di Pfizer, oltre 500mila di Moderna e 1,3 milioni di Astrazeneca, i territori avranno quei vaccini che chiedono da settimane per poter far decollare la campagna.