Mafie, Mattarella: "Non dimenticheremo mai vittime innocenti"

"Persone libere che non hanno rinunciato ai loro valori pur sapendo di rischiare la vita"

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"La memoria e' radice di una comunita'. Fare memoria e' condizione affinche' la liberta' conquistata continui a essere trasmessa e vissuta come un bene indivisibile. Ecco perche' ricordare le donne e gli uomini che le mafie hanno barbaramente strappato alla vita e all'affetto dei loro cari, leggerne i nomi, tutti i nomi, non costituisce soltanto un dovere civico. E' di per se' un contributo significativo alla societa' libera dal giogo oppressivo delle mafie, e' affermazione di principi di umanita' incompatibili con i ricatti criminali, e' fiducia nella legalita' che sola puo' garantire il rispetto dei diritti, l'uguaglianza tra le persone, lo sviluppo solidale". Cosi' il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. "Non dimenticheremo mai le vittime innocenti, i servitori dello Stato, le persone libere che non hanno rinunciato ai loro valori pur sapendo di mettere a rischio la propria vita", aggiunge Mattarella.

"Anche quest'anno la 'Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie' sara' condizionata dalle misure di limitazione rese necessarie dalla diffusione della pandemia - continua Mattarella - E' tuttavia assai prezioso che 'Libera' abbia ugualmente deciso di promuovere iniziative che tengano viva la ricorrenza e portino all'attenzione di tutti l'attualita' del messaggio. Estirpare le mafie e' possibile e necessario. L'azione di contrasto comincia dal rifiuto di quel metodo che nega dignita' alla persona, dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell'opportunismo.
Ricordare e 'riveder le stelle', come recita il bel motto scelto per questa edizione della Giornata, sono dunque parte della medesima sfida di liberta'. Mi congratulo con gli organizzatori perche' continuano a porre la coscienza e la cultura come basi e motori del riscatto".

"Sono proprio la coscienza e la cultura che le mafie - vecchie e nuove - considerano l'ostacolo dei loro disegni di arricchimento illecito, di dominio su persone e territori, di condizionamento economico e politico - conclude Mattarella - La consapevolezza del bene comune e i comportamenti responsabili che insieme sapremo mettere in atto, possono darci la forza necessaria per superare le difficolta' e gli ostacoli che i tempi ci pongono di fronte".
(ITALPRESS).