Sospensione AstraZeneca: rallentato il piano vaccini

Dosi residue a soggetti disponibili alla somministrazione

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Dopo lo stop del vaccino AstraZeneca, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso di estendere in via precauzionale e temporanea il divieto delle dosi anglo-svedesi. 

Il premier Mario Draghi aveva promesso giorni fa che "qualunque fosse la decisione finale dell'Emasu AstraZeneca, la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità". E ora, in attesa del pronunciamento definitivo dell'Ema, si fanno stime sul possibile impatto della sospensione.

Decine di migliaia di prenotazioni per la somministrazione di AstraZeneca saltate, senza contare l'effetto psicosi che le notizie di questi giorni (tra decessi sospetti e intervento cautelativo dei principali Paesi europei) potrebbe ingenerare nella popolazione anche in caso di ripresa dell'uso.

Fonti del commissariato all'emergenza ridimensionano le previsioni più nere, sottolineando che AstraZeneca non rappresenta la parte più consistente delle forniture attese. Il generale Francesco Figliuolo aveva già assicurato che in caso di ritardi nelle consegne di Astrazeneca si sarebbe potuto compensare con Pfizer.

La vaccinazione di massa, secondo il nuovo piano nazionale, dovrebbe decollare da metà aprile, con l'arrivo di milioni di fiale del vaccino monodose Johnson&Johnson. Per ora si fanno i conti con le cancellazioni delle prenotazioni di cittadini ai quali era destinato AstraZeneca, passato dall'uso nella fascia 18-55 anni in quella fino a 65 anni e infine anche per gli over 65. 

Una donna napoletana di 54 anni è ricoverata in terapia intensiva nell'ospedale del Mare di Napoli. La notizia, diffusa dai familiari, è stata confermata da fonti sanitarie. La donna ha fatto il vaccino Astrazeneca la scorsa settimana, il lotto ABV5811, in via di sequestro in queste ore in tutta Italia. La donna, sottolineano i parenti,non aveva patologie pregresse e si trova in rianimazione in condizioni gravissime.