Dopo una giornata di tensione tra governo e regioni sulla data del 7 gennaio per il ritorno a scuola, il capodelegazione del Pd, Dario Franceschini, propone di rinviare l'apertura almeno a partire dal 15 gennaio. La riunione del Consiglio dei Ministri, iniziata ieri sera poco prima delle 22, ha visto sul tavolo del governo le varie ipotesi sulle restrizioni anti-Covid: dal 7 al 15 gennaio una "zona gialla" rafforzata e il weekend del 9 e 10 gennaio in fascia arancione.
Il Pd, al tavolo del Cdm, esprime la linea già emersa nel pomeriggio di ieri dal segretario Nicola Zingaretti: sulla scuola è necessario un rinvio. La data più adeguata per riaprire le superiori in presenza al 50% secondo i Dem, sarebbe quella del 18. Alla fine la mediazione cade su un parziale ritorno in aula l'11 gennaio.
Il Cdm dà il via libera al decreto che dal 7 gennaio entrerà in vigore introducendo, tra l'altro, un Rt più rigido per la classificazione di rischio regionali.
Anche sui vaccini il decreto introduce una norma secondo cui, qualora un paziente non in condizione di esprimere il consenso libero alla somministrazione sia privo di un tutore legale, sarà il giudice tutelare a rinviare al direttore sanitario o responsabile medico la decisione della somministrazione.