Era intervenuto a Castel Volturno per illustrare il nuovo masterplan del Litorale Domitio- Flegreo. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, aveva appena finito si spiegare alla platea nel dettaglio gli interventi che devono sorreggere una nuova idea di sviluppo quando un gruppo di sei ragazzi rappresentanti dei 471 navigatorlo ha incalzato chiedendo ad alta voce un colloquio con il governatore. Da mesi attendono che la Regione firmi la convenzione con l'Anpal per iniziare a lavorare nell'ambito del Reddito di Cittadinanza, ma il braccio di ferro ingaggiato da De Luca ha determinato uno scontro senza fine. Il Presidente si è rifiutato di firmare quella convenzione perché, come ampiamente ripetuto in più occasioni, “preferisce non alimentare altro precariato”. Ma la situazione ormai giunta al paradosso ha portato ad una polemica perenne.
Ai navigator che hanno provato a farsi notare De Luca ha risposto in modo perentorio e sferzante: “Per prima cosa bisogna essere educati e non fare sceneggiate. Quello che avete appena fatto, mi impedisce di parlare”. I ragazzi insistevano. I toni di De Luca sono saliti: “Dovete fare le persone serie”, ha urlato. “Nella mia vita nessuno mi ha mai imposto un dialogo. Basta con le buffonate" . E il governatore si è allontanato uscendo dalla porta secondaria. I ragazzi lo hanno seguito fino alla macchina di servizio. Ma De Luca è andato via senza parlare con loro.
A margine dell'episodio ecco la nota dei navigator campani: "Le immagini riprese dai cronisti in sala hanno emblematicamente registrato il clima di totale chiusura che il Presidente ancora una volta ci riserva, rifiutando seccamente di avviare un qualsivoglia confronto con noi, malgrado le numerose richieste di incontro protocollate presso gli uffici della Regione e della Prefettura. In tutta onestà, ci è dispiaciuto che il governatore della nostra Regione ci abbia voltato le spalle, mentre gli si chiedeva di concederci 5 minuti del suo tempo. Ci dispiace soprattutto prendere atto del rifiuto ad un confronto per risolvere un problema che coinvolge 471 vincitori di una pubblica selezione che non possono lavorare a causa di una sua assurda e ingiustificata presa di posizione. Noi, invece, nel dialogo con le Istituzioni ci crediamo e quindi non ci lasceremo scoraggiare da quanto accaduto quest'oggi. Chiederemo ancora al Presidente De Luca di incontrarci, lo faremo sempre in maniera civile e rispettosa del suo ruolo, e continueremo finché non deciderà, come rappresentante delle Istituzioni, di sedersi ad un tavolo per risolvere un problema di cui lui è una delle cause principali. D’altronde definire “sceneggiate” le nostre richieste denoterebbe un insopportabile sovvertimento di valori e principi costituzionali" conclude la nota.