Bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e omessa dichiarazione dei redditi: sono le accuse contestate - a vario titolo - alle cinque persone destinatarie di un'ordinanza cautelare disposta dal gip del tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura ed eseguite dai finanzieri di Aversa.
Debiti erariali e finanziari accumulati da una società operativa nel settore all'ingrosso di pesce surgelato: l'azienda era stata poi svuotata dei beni e delle risorse economiche, mentre gli indagati proseguivano l'attività altrove, conducendo l'altra al fallimento.
Per due indagati è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per gli altri tre è stato disposto il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali. Alla società "clone" è stata inoltre contestata la responsabilità amministrativa da reato. Le misure cautelari erano state precedute dal sequestro preventivo dei proventi illeciti.