Benevento–Casertana. Petardi e condotte maldestre: 22 Daspo per ultras rossoblù

VIDEO - FOTO Il Questore di Benevento, Trabunella: in nessun caso registrati contatti tra tifoserie

Caserta.  

Sono complessivamente 22 i provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (da.spo.) emanati dalla Polizia di Stato di Benevento nei confronti di altrettanti sostenitori della Casertana Calcio che in occasione dell’incontro di calcio Benevento – Casertana, disputato presso lo stadio “Ciro Vigorito” lo scorso 27 ottobre, si sono resi responsabili di condotte che hanno provocato turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Questa mattina in Questura a Benevento la conferenza stampa del Questore Giovanni Trabunella per illustrare il bilancio delle indagini svolte in sinergia tra la Digos, dalla Divisione Anticrimine e dalla Polizia Scientifica.

“Comportamenti illegali messi posti in essere da una frangia di tifoseria della Casertana già prima di arrivare allo stadio” ha spiegato il Questore Trabunella.

Prima della gara, nella fase di afflusso della tifoseria ospite, un gruppo di ultras casertani, mentre si stava dirigendo a bordo di otto minivan e tre autovetture verso lo stadio sannita, nonostante le indicazioni del personale delle forze dell’ordine preposto ai servizi di controllo e accompagnamento in sicurezza dal limite di provincia fino allo stadio, si erano rifiutati di confluire in un'area di servizio precedentemente individuata nel comune di San Salvatore Telesino, lungo la Statale 372.

“Questi mezzi – ha rimarcato il questore -, dopo ripetute intimazioni degli agenti, erano poi stati bloccati in corrispondenza dell’uscita per Castelvenere dove circa 80 tifosi casertani, scesi dai mezzi con i volti travisati, avevano occupato la sede stradale per circa 10 minuti causando un blocco della circolazione stradale. Solo dopo reiterate intimazioni da parte del Funzionario responsabile del servizio di accompagnamento dei tifosi, questi tornavano indietro per riunirsi agli altri sostenitori che si trovavano presso la citata area di servizio".

Successivamente, i circa 300 tifosi in possesso di biglietto di accesso allo stadio sono ripartiti in direzione di Benevento sotto la vigilanza delle forze di polizia e, giunti in via Avellino, "avevano arrestato nuovamente la marcia dei minivan e tentato di attuare un improvvisato corteo a piedi verso lo stadio. Solo a fronte della netta opposizione del responsabile del servizio di ordine pubblico - ha rimarcato il numero uno dell aQuestura di via De Caro -, i tifosi avevano deciso di risalire a bordo dei mezzi per raggiungere l’impianto sportivo.

A seguito di una complessa e articolata attività d’indagine svolta dalla locale D.I.G.O.S., in collaborazione con la Polizia Scientifica e con la Questura di Caserta, sono stati identificati 13 ultras, autori di tali condotte, che sono stati raggiunti da provvedimenti d.a.spo., la cui durata varia dai tre fino ai sei anni in base alla gravità dei comportamenti tenuti dai singoli, alcuni dei quali sono risultati essere già destinatari di precedenti analoghe misure emesse da Questori di altre province.

Dopo i controlli ai tornelli a cura degli steward, i tifosi casertani, non appena entrati nel settore ospiti loro destinato, avevano lanciato fumogeni e petardi, parte dei quali lanciati sul terreno di gioco, circostanza che aveva provocato la sospensione della gara per circa 5 minuti.
"Anche in questo caso le attività di indagine effettuate dalla D.I.G.O.S. in collaborazione con i colleghi di Caserta, hanno  consentito di identificare altri 4 ultras della Casertana responsabili del lancio di petardi. I predetti sono stati raggiunti da altrettanti provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni calcistiche, ciascuno per un periodo di due anni.

I provvedimenti si aggiungono a quelli già irrogati nell’immediatezza dei fatti dal Questore di Benevento nei confronti di altri 5 sostenitori della squadra della Casertana, che erano stati sorpresi sulla s.s. 372, durante le attività di controllo svolte nell’area di servizio, in possesso di dieci artifizi pirotecnici del tipo bomba carta, un fumogeno e quattro mazze, celati nel portabagagli posteriore dell’autovettura sulla quale stavano viaggiando. Per ciascuno di loro è scattato il divieto di accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni calcistiche per un periodo di due anni.

“Cinque erano stati invece – ha ricordato il questore Trabunella – i Daspo emessi dopo la gara Benevento – Avellino. Anche in quel caso il piano per l'ordine e la sicurezza pubblica messa in campo funzionò egregiamente”.

Presenti alla conferenza stampa il capo dell'Ufficio di Gabinetto, il dottore Angelo Lonardo, il dirigente della Digos, Rosario Pascarella che ha rimarcato le varie fasi delle indagini e dei fatti registrati e il vicequestore Giuseppe De Paola a capo della Divisione Anticrimine della Questura Sannita.