Satanismo o nascondiglio della camorra dietro la tomba violata in cimitero

Dentro il loculo violato armi o droga nella disponibilità di qualche clan

satanismo o nascondiglio della camorra dietro la tomba violata in cimitero

La Procura segue anche la pista del feretro sottratto da parte di una setta per compiere riti

Caserta.  

L'oscurità del satanismo si diffonde sul cimitero di Caserta, dove spetta agli inquirenti fare chiarezza su quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato. Gli addetti comunali, al loro arrivo sabato mattina, hanno fatto una scoperta inquietante: una lapide spezzata e un loculo aperto, situato a breve distanza dall'ingresso principale di via Cappuccini. Questa strada è conosciuta internamente come "via dei portici", a causa delle sepolture realizzate tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, che sono collocate in spazi chiusi da colonne che simulano un portico.

La lapide danneggiata si trovava nella seconda nicchia dal basso, con i suoi pezzi sparsi per terra, indicando una scena insolita che ha immediatamente attirato l'attenzione del personale comunale. Questo ha portato all'intervento della Polizia locale, chiamata per verificare la situazione. Dalle indagini preliminari è emerso che la parte esterna della nicchia era stata distrutta e frantumata, esponendo il suo interno vuoto, privo di ossari contenenti i resti del defunto.

Gli inquirenti, guidati dal custode del cimitero che ha formalizzato la denuncia, stanno esaminando tutte le ipotesi possibili. Gli indizi trovati nell'area danneggiata suggeriscono che la lapide non si sia staccata per usura, poiché i ganci metallici che la fissano sono rimasti ancorati alle pareti. Invece, sembra che sia stata forzata con una leva. Un altro dettaglio rilevante è la scomparsa della foto del defunto dalla lapide, un elemento comune nei rituali satanici in cui vengono utilizzate le immagini dei defunti.

È stato anche notato che il contenuto del loculo è scomparso, suggerendo la possibilità che sia stato portato via. Lungo i bordi della nicchia sono stati trovati pezzi di marmo trascinati a terra, suggerendo un'operazione di estrazione. Non sono stati trovati graffiti o scritte che indichino la presenza di cerimonie oscure nell'area.

Gli investigatori valutano tutte le possibilità, dall'atto vandalico alla possibilità che la tomba fosse stata vuota e utilizzata per nascondere qualcosa di illecito. Le prossime ore saranno cruciali per fare luce su questo mistero. Il comandante Piricelli e il dirigente Vitelli si concentreranno sulla verifica dei registri cimiteriali per accertare la presenza e l'identità del defunto. Il nome Francesco e il cognome (Veccia) sono ancora leggibili sui pezzi di marmo, insieme all'epigrafe che menziona la sua passione per la musica sacra. Si tratta probabilmente di un concittadino appassionato di musica, la cui tomba è stata forse violata, mettendo in pericolo il riposo eterno dei suoi resti.