Le indagini dei Carabinieri a Mondragone cercano di chiarire le circostanze della morte di Concetta Infante, il cui corpo è stato trovato sabato scorso in un baule nella sua camera da letto. L'attenzione si concentra sull'esame autoptico eseguito ieri pomeriggio presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta.
Al momento, non ci sono indiscrezioni rilevanti, e si attendono i risultati dell'autopsia per risolvere gli interrogativi. Maddalena, figlia di 54 anni, è l'unica indagata in libertà, accusata di occultamento di cadavere. Viveva con la madre, Concetta, e sosteneva la pensione della stessa.
Secondo la versione di Maddalena, Concetta sarebbe morta un mese e mezzo fa per una caduta accidentale vicino a casa. Maddalena avrebbe vegliato il corpo per due giorni e poi lo avrebbe nascosto nel baule, affermando di non avere i mezzi finanziari per il funerale.
L'autopsia dovrà confermare questa versione o indicare scenari diversi. Restano aperti interrogativi sul possibile salvataggio di Concetta e sul motivo per cui i soccorsi non sono stati chiamati. Emergono racconti drammatici di abbandono e disagio da parte dei vicini, con segnalazioni di maltrattamenti da parte di Maddalena. Gli episodi sono stati segnalati ai servizi sociali, ma una visita nel giugno scorso non aveva riscontrato problemi significativi.
Il sindaco Lavanga ha respinto le critiche, sottolineando che durante un sopralluogo non sono state riscontrate criticità, e entrambe le donne avevano dichiarato di non aver bisogno di aiuto. La controversia sulla presunta fragilità della famiglia e sulle azioni degli uffici comunali rimane aperta.