Violenze in carcere: Procura chiede rinvio a giudizio per 107 persone

Fatti risalenti ad aprile 2020. Le accuse: tortura, lesioni gravi, morte conseguente a reato tortura

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Santa Maria Capua Vetere.  

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 107 persone, in particolare poliziotti della Penitenziaria e funzionari del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria (Dap), per le violenze avvenute nell'aprile del 2020 nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere. La richiesta e' avvenuta nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Pasquale D'Angelo; per un altro agente coinvolto e' stato richiesto poi il proscioglimento, che si aggiunge ad altre dodici analoghe richieste avanzate dalla Procura alcuni mesi fa (in totale erano 120 gli indagati). Due imputati hanno poi chiesto di poter accedere al rito abbreviato. 
Molto gravi le accuse: tortura, lesioni gravi, falso, depistaggio, omicidio colposo, morte come conseguenza del reato di tortura (specifica aggravante del reato di tortura), ovvero quella del detenuto algerino Lakimi Hamine. Per questo il Procuratore Aggiunto Alessandro Milita ha chiesto al gup Pasquale D'Angelo il rinvio a giudizio alla Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; Milita ha chiesto poi il proscioglimento per l'imputato Luigi Macari, che il giorno delle violenze era assente dal carcere, per cui sarebbe stato erroneamente riconosciuto come presente. Altri due imputati hanno infine avanzato richiesta al gup di definire la loro posizione con il rito abbreviato direttamente in udienza preliminare. Le prossime udienze sono state gia' calendarizzate per il prossimo mese e mezzo; la decisione finale dovrebbe arrivare nell'udienza prevista il 7 giugno.