Focolaio in carcere, rivolta dei detenuti: due agenti finiscono in ospedale

L'allarme del sindacato di polizia penitenziaria Sappe

focolaio in carcere rivolta dei detenuti due agenti finiscono in ospedale
Santa Maria Capua Vetere.  

Sommossa e agenti aggrediti nel carcere di Santa Maria Capua Vetetre, Caserta. A denunciarlo è il sindacato di polizia penitenziaria Sappe. L'istituto è alle prese con un focolaio di Covid che conta circa 60 positivi. Ad innescare il caos, come spiegato dal sindacato, l'esito positivo di un detenuto del reparto Tevere.

«È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I detenuti, stranieri, del terzo piano hanno inscenato una sommossa, devastando la corsia della sezione detentiva ed aggredendo con violenza due agenti. Il comandante del reparto è stato costretto a ritirare il personale dalla sezione e chiudere il cancello di sbarramento per garantire la sicurezza dell'intera struttura e l'incolumità del poco personale in servizio che comunque ancora una volta ha saputo gestire egregiamente e con elevata professionalità l'evento».

Lo ha detto Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. Gli agenti feriti sono stati curati in ospedale.