Un provvedimento di collocamento in comunità è stato eseguito nell'ambito delle indagini sulla violenta rissa tra giovanissimi che si è verificata ad Aversa (Caserta) la sera del 2 ottobre scorso, a seguito della quale due ragazzi sono stati feriti con un coltello, uno dei quali in maniera grave. I poliziotti del commissariato di Aversa hanno eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di un minorenne per tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dall'uso di armi improprie.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli e condotte dalla Polizia di Stato, la rissa tra due gruppi di giovanissimi, il primo composto da "locali" e il secondo da giovani provenienti da Giugliano e Sant'Antimo nel Napoletano, era scoppiata prima in via Seggio, dove si è verificato il ferimento del primo giovane, una coltellata alla gamba sinistra poi giudicata guaribile in 5 giorni; la rissa è poi ripresa a via Roma, dove si è verificato il grave ferimento di un minorenne colpito da un violento fendente al fianco sinistro che gli ha procurato una grave lacerazione del rene.
Trasportato all'ospedale di Aversa, dove è giunto in imminente pericolo di vita a causa dello shock emorragico causato dalla profonda ferita, è stato sottoposto a immediato intervento chirurgico per l'asportazione del rete. La grave emorragia ha costretto i medici a trasfondere al paziente ben 4 sacche di sangue e 3 di plasma.
La rissa era scoppiata per futili motivi, probabilmente un banale sguardo di sfida. Attraverso l'ascolto di testimoni e l'esame dei filmati ripresi dagli impianti di videosorveglianza presenti nell'area, gli investigatori hanno potuto accertare il ruolo del minorenne arrestato oggi nella violenta rissa del 2 ottobre, ruolo confermato anche dal contenuto delle chat contenute nel suo smartphone. A seguito della perquisizione domiciliare, è stato anche sequestrato un piccolo coltello a serramanico, utilizzato per colpire le giovani vittime.