Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio e cessione in concorso di sostanze stupefacenti. Queste le accuse nei confronti di 11 persone finite al centro dell'Inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Napoli e dei carabinieri del Comando provinciale di Caserta.
L'operazione è scattata all'alba nei comuni casertani di San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Frignano e presso le case circondariali di Arienzo e Bologna, dove sono state notificate le ordinanze a persone già detenute per altri reati.
Le indagini dei carabinieri della Stazione di San Prisco sono state avviate nell’ottobre del 2015 e fino a marzo del 2016 e sono state effettuate anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, acquisizione e sviluppo dei tracciati del traffico telefonico delle utenze in uso agli indagati nonché attraverso servizi di osservazione e pedinamento. Al centro dell'inchiesta “un’associazione dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e cocaina, stabilmente operante nelle zone di San Prisco e nei paesi limitrofi della provincia di Caserta.
Il lavoro investigativo ha altresì permesso di accertare 52 episodi tra detenzione ai fini di spaccio e cessione in concorso di sostanze stupefacenti. Sono stati, infatti, valorizzati i contatti telefonici tra gli indagati ed i contenuti delle conversazioni intercettate nelle quali quest’ultimi, utilizzando linguaggi criptici (ad esempio: “somme di danaro” per indicare la “cocaina” - prendere un caffè per determinare l’incontro - “cose buone buone”, “documenti”, “libretti” - “1 Kg. di vongole” - “macchina marrone e macchina bianca”-), fissavano appuntamenti ed indicavano i luoghi e le date in cui svolgere le cessioni delle sostanze illecite.
Il Gip del Tribunale di Napoli ha disposto, nei confronti di 10 indagati la custodia cautelare in carcere e per l'undicesimo la misura degli arresti domiciliari.