Buone prassi dentro e fuori il Carcere di Aversa, parte un nuovo progetto

Il Garante Campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, ha incontrato oggi quattro detenuti

buone prassi dentro e fuori il carcere di aversa parte un nuovo progetto
Aversa.  

Il Garante Campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, ha incontrato oggi presso la Fondazione “Giambattista Vico” al centro storico di Napoli, insieme alla Coordinatrice e responsabile didattica del progetto Coletta Maria, quattro detenuti Giovanni D., Muhamed H., Luigi P., Antonio S. che hanno preso parte ad un corso per operatori dei servizi di custodia e accoglienza museale.

Il corso è stato promosso dall’associazione “Centro Studi Politeia” e realizzato in collaborazione con la Fondazione “Giambattista Vico” e ha impegnato i detenuti presso il Museo criminologico “Filippo Saporito”, presente presso l’istituto penitenziario di Aversa.

Con la giornata di oggi è partito un tirocinio della durata di tre mesi che terrà impegnati i detenuti per cinque ore al giorno e che verrà svolto presso l’area museale e presso gli itinerari storici e culturali del centro storico di Napoli e di San Gregorio Armeno.

La Coordinatrice e responsabile didattica del progetto Coletta Maria ha dichiarato: “Grazie al lavoro svolto da tutor interni, i detenuti hanno dovuto garantire la qualità della progettazione e della gestione dell’esperienza; adeguare e personalizzare le modalità di stage” e ancora, “Mentre ai docenti e ai tutor esterni è spettato il compito di svolgete attività di formazione; partecipare alla valutazione del percorso formativo; rilasciare la certificazione delle competenze”.

Per i detenuti che hanno preso parte a questa iniziativa è stata un’opportunità di crescita personale, culturale e formativa, il Garante campano Samuele Ciambriello, dopo aver incontrato i detenuti, ha dichiarato: “Una possibilità concreta di attuare uno dei principi fondamentali della pena ovvero quella di reinserimento nella società, aggiungendo così un tassello nel grande puzzle delle competenze individuali. Si ringraziano gli organizzatori e la Dott.ssa Coletta, per la passione con cui stanno portando avanti questa progettualità e il Magistrato di Sorveglianza Francesco Chiaromonte che ha autorizzato le uscite di questi detenuti e ha creduto nelle finalità della progettualità attuata. I corsi di formazione, il lavoro esterno al Carcere, in particolare poi per chi è in una Casa lavoro, rendono efficace ed omogenei tre valori: diritti, rieducazione e opportunità.”