Ottant'anni e non sentirli. La forza propulsiva di Coldiretti Caserta si è fatta sentire nell'assemblea provinciale che si è celebrata oggi, all'interno dell'hotel Plaza di Caserta.
Il popolo della Coldiretti ha riempito oltre i posti a sedere disponibili la sala del noto albergo, con centinaia di soci arrivati in pullman da ogni parte della provincia.
Ricordiamo che l'evento è avvenuto praticamente in contemporanea in tutte le province del nostro Paese, così da celebrare la costituzione ottanta anni fa dell'organizzazione nazionale, nata dalla spinta dell'imprenditore agricolo, costituente e partigiano Paolo Bonomi.
A prendere la parola per primo è stato il presidente della federazione Coldiretti Caserta, Enrico Amico, il quale ha spiegato passo passo le operazioni in Italia e in Europa che hanno contraddistinto la federazione provinciale, in primis l'ormai famoso caso Lactalis-Parmalat.
"Lavoriamo con tutte le federazioni a un milione di firme per difendere la filiera italiana". Ha spiegato Amico in un passaggio del suo discorso. "Non si può pensare" - ha aggiunto - "che con un colpo di spugna prodotti sconosciuti ricevano la targhetta del Made in Italy".
E proprio su questo argomento anche la federazione casertana si è attivata con centinaia di firme raccolte da portare a Bruxelles per una legge popolare europea che garantisca trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti. L’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi è una priorità di Coldiretti.
Grande soddisfazione per l'evento è stata espressa da Giuseppe Miselli, il direttore di Coldiretti Caserta che con grande cura ha seguito l'organizzazione dell'assemblea.
"L'evento del Plaza" - spiega Miselli - "è la sublimazione di mesi di assemblee che la nostra federazione ha portato nei territori. La nostra forza sono i soci ed è giusto che Coldiretti sia più vicina possibile agli agricoltori e agli allevatori. Dal caso del prezzo del latte e della multa a Lactalis, al risarcimento danni agli imprenditori vitivinicoli per il parassita della peronospora, passando per il problema della fauna selvatica e i rischi del cambiamento climatico. A Caserta stiamo lavorando giorno dopo giorno, con risultati tangibili che aiutano gli imprenditori agricoli anche non iscritti alla federazione.
"L'orgoglio delle nostre radici, da casertani e come associazione, oggi è emersa con la presenza di centinaia di soci. A loro devo il mio grazie". ha concluso Miselli.
Le parole dei due decani di Coldiretti Caserta, il segretario di zona Carmine Paolino e il presidente di Coldiretti Senior, Pasquale Garofalo, sono state intervallate da due contributi video del presidente di Coldiretti nazionale, Ettore Prandini, e di una vecchia conoscenza della nostra provincia, l'ex direttore della federazione casertana, Vincenzo Gesmundo, ora segretario generale dell'associazione.
A testimoniare il lavoro compiuto nella nostra Terra di Lavoro è stato anche l'importante società Cirio Agricola, attraverso le parole dell'amministratore delegato Pietro Fusco.
Le filiere e i coltivatori sono stati al centro del racconto di questa assemblea. Hanno illustrato le attività svolte il coordinatore della Consulta bufalina, Davide Letizia, e la sua pari grado del settore vitivinicolo, Claudia Sorbo.
Per i movimenti territoriali hanno preso la parola la presidente di Donne Imprese Coldiretti, Marina Reale, e Fabio Laurenza, a capo del "settore giovanile" targato Coldiretti.