"Il 28 febbraio 2024 alla città dell’altra economia a Roma, su proposta delle associazioni e movimenti che, mentre erano in mobilitazione contro la crisi della nostra agricoltura e del nostro agroalimentare, si sono ritrovate al tavolo di confronto con il governo nazionale, in cinque ore di confronto, oltre 200 persone da tutta Italia in rappresentanza di presidi e movimenti, con 49 interventi per due sessioni di lavoro, è stata decisa la costituzione del coordinamento agricoltori e pescatori italiani."
E quanto scrive in una nota Altragricoltura
"Una nuova generazione di produttori sta irrompendo nella vita pubblica italiana smascherando l’ipocrisia e il falso racconto di un Made in Italy da “favoletta” con l’agricoltura e la pesca ridotte a folklore mentre il cibo sulle tavole degli Italiani arriva sempre di meno dai nostri territori e le nostre imprese chiudono.
Una grande energia, una grande risorsa per tutto il Paese ed una sfida per la Politica (tutta, di maggioranza e opposizione) che non può che prendere atto della crisi e rispondere al grido di dignità e futuro che sale dalle campagne e dalle marinerie italiane.
Una sfida anche per quanti si stanno battendo da settimane, chiamati a diventare movimento unitario sulla base di un progetto forte di Riforma del nostro agroalimentare rimettendo al centro i diritti degli agricoltori, dei trasformatori artigiani, dei pescatori, dei lavoratori e dei cittadini fruitori; fuori e oltre il modello della crisi che sta ingrassando gli interessi della speculazione industriale e finanziaria delle lobbies e delle multinazionali ed espropriando di sovranità il nostro agroalimentare.
Perché questo accada sappiamo che serve unità e serve una forza nuova. Sappiamo che dobbiamo organizzarci e dobbiamo costruire una forte alleanza con la società e i cittadini tutti in nome della dignità delle nostre terre, del nostro cibo, delle nostre comunità.
Per questo ci stiamo unendo e stiamo chiamando all’unità. Abbiamo conquistato un tavolo di confronto con il governo, ci parteciperemo senza preconcetti e con speranza ma sulla base dei principi della nostra totale autonomia, ben sappiamo che solo se sapremo essere uniti e se le nostre proposte saranno condivise dalla società riusciremo a farle valere per cambiare davvero.
Per questo il coordinamento, che si sta organizzando in uno spazio di partecipazione trasparente e inclusivo, lavora a rafforzare le mobilitazioni, a svilupparle nei territori e nel tempo. Per fare più forti e riconoscibili le proposte nella società e farle valere nelle istituzioni."
Il coordinamento degli agricoltori e dei pescatori Italiani, da Piazza del Campidoglio dalle ore 10.30, con delegazioni da diverse aree e territori italiani, lancerà domani 13 marzo un appello all’unità e un percorso di mobilitazioni nei territori e nelle diverse regioni italiane lungo una campagna di cento giorni per salvare l'agricoltura e la pesca e riaprire la speranza.