Aversa. Processioni, il vescovo Spinillo dice stop agli "inchini" e ai politici

Una piccola grande rivoluzione, niente soste per amministratori o capi clan

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Aversa.  

Processioni in tempi congrui, evitando soste e soprattutto niente raccolte di offerte durante lil corteo religioso, la questua si fa prima della celebrazione, casa per casa, e a chi dona va rilasciata una qualche forma di ricevuta. Queste le nuove regole dettate dal vescovo monsignor Angelo Spinillo che attua una piccola grande rivoluzione nel territorio: stop dai comitati per le feste per coloro che siano oggetto di condanna civile o penale e divieto per persone che ricoprano incarichi e ruoli di valenza politica o amministrativa a livello comunale o a qualsiasi altro livello civile. Sono le nuove regole per le processioni della diocesi di Aversa.  In questo modo si vuole evitare che, tra capi-clan e sponsorizzazioni, le feste dedicate ai santi e alla Madonna diventino altra cosa rispetto al loro scopo. «Siamo chiamati a prendere atto che non sono sufficienti piccoli aggiustamenti» sottolinea il vescovo.