Da oggi nel Parco della reggia di Caserta non si può andare più a bordo della carrozza trainata dai cavalli. Il servizio, che era affidato alla cooperativa T.N.T. è cessato e non riprenderà più. La decisione a seguito della morte di un cavallo, lo scorso 12 agosto. La Reggia di Caserta ha fatto sapere che gli elementi emersi dopo quell'episodio che ha scatenato indignazione e rabbia social, impediscono la prosecuzione di questa attività all’interno del complesso vanvitelliano. La valutazione, fa sapere ancora l’istituto, è scaturita anche dalla notizia di presunti gravi illeciti commessi nell’espletamento del servizio.
Nei giorni scorsi, era infatti emerso dalle ingadini condotte dalla Polizia Municipale di Caserta e dalla Polizia di Stato che l’animale non era autorizzato per il servizio. Il cavallo deceduto non era quello autorizzato al trasporto. Il titolare dell’autorizzazione amministrativa della carrozza circolava abusivamente con un animale diverso da quello comunicato al Comune e all’Asl. È risultato inoltre dalle prime analisi che il cavallo aveva una temperatura molto alta al momento del decesso: la causa potrebbe essere stata dunque un malore dovuto allo sforzo sotto al sole.
Oggi alla Reggia si terrà un incontro con i rappresentanti della cooperativa, mentre per domani è previsto un confronto con il Garante per i diritti degli animali con il quale il museo avvierà un dialogo sul rapporto uomo-animale all’interno del Complesso vanvitelliano. Il museo auspica, infatti, future progettualità e un approccio equilibrato e sostenibile sui temi ambientali. L’Istituto museale fa sapere anche di aver accelerato sul bando, già in fase di redazione da qualche mese, per il noleggio con conducente di golf car elettriche omologate.
“L’Istituto museale”, si legge in una nota della Reggia, “ha l’importante ruolo di proporre e promuovere esperienze culturali e sociali, nel rispetto della sua mission. Non ha poteri di controllo, né competenza, su autorizzazioni o licenze. La Reggia di Caserta è un Istituto dello Stato. Luogo della cultura, della conoscenza e della costruzione del pensiero critico. È inaccettabile? che le attività al suo interno possano essere caratterizzate da illegalità”.
“La Direzione della Reggia di Caserta, insediatasi nel luglio scorso”, prosegue il comunicato, “ha intrapreso in questo primo anno una profonda opera di rinnovamento, incontrando non poche resistenze. Si è inteso sin da subito imprimere una svolta ecosostenibile e rispettosa del patrimonio artistico, vegetale e animale alla gestione dell’intero Complesso vanvitelliano. L’impegno è costante e quotidiano per dirimere annose problematiche mai affrontate prima. L’invito è ad evitare facili strumentalizzazioni e proclami, nell’ottica di un sano sistema di relazioni e dei valori dell’etica e del rispetto reciproco”.