Le giornate di campionato sono solo quattro, ma l'Avellino si è complicato la vita pareggiando le prime tre partite in campionato e la sconfitta in Coppa Italia di Serie C, maturata mercoledì scorso, al “Partenio-Lombardi”, contro l'Ancona Matelica ha reso ancor più elettrico l'ambiente in casa biancoverde. E così, alle 21, al “Veneziani”, contro il Monopoli rivelazione, unica squadra ancora a punteggio pieno dopo i primi 270 minuti del girone C, il margine di errore è già estremamente ridotto. Deve vincere, l'Avellino, o almeno portare a casa un risultato positivo convincendo in maniera netta e sensibile per incamminarsi verso il doppio appuntamento casalingo consecutivo in calendario, con Potenza e Catanzaro, con la serenità e il tempo necessario per rodare i sincronismi di un nuovo sistema di gioco, il 4-3-3, e incrementare il grado di affiatamento di un gruppo sostanzialmente rivoluzionato rispetto a quanto era inizialmente nelle intenzioni. L'altra faccia della medaglia, sponda campana, è la Paganese dei vecchietti terribili, che dopo aver affidato la panchina a Grassadonia sogna a occhi aperti: due vittorie consecutive, 7 punti in classifica, il successo sul Taranto, firmato da un gran gol di Piovaccari, fanno brillare la stella degli azzurri di Pagani. Largo ai giovani, ma mica tanto. In una categoria ostica pure l'esperienza ha il suo peso e il suo valore.