La Nazionale Seniores è in raduno a Parma da lunedì presso la Cittadella del rugby. Un ritiro utile a ritrovare i ritmi giusti dopo tanti mesi di lontananza. Presenti anche i campani Carlo Canna e Angelo Fusco con quest’ultimo che è tra gli invitati per permettere ai tecnici di visionare le capacità del mediano di mischia delle Fiamme Oro. Nel corso del ritiro a prendere la parola è stato il centro azzurro e delle Zebre Giulio Bisegni. “E’ importante ricominciare l’attività anche con la Nazionale. Riunioni in albergo e allenamenti sul campo sono svolti in totale sicurezza: all’interno della squadra c’è ancor più disciplina in relazione alle regole da seguire. In questo raduno abbiamo un gruppo ancor più giovane con atleti emergenti che proseguono il loro processo di formazione. Giocatori come Zanni e Budd ci hanno insegnato tanto: ora sta agli atleti con un po’ più di esperienza cercare di essere punti di riferimento dentro e fuori dal campo per le nuove leve”. C’era tanta attesa per il rientro in azzurro dopo che a marzo erano saltate le ultime sfide del Sei Nazioni. A spiegarlo Marco Riccioni pilone dell’Italrugby e Benetto Rugby. “Io, come i miei compagni di squadra, non vedevamo l’ora di poter tornare a vivere l’emozione e l’atmosfera del raduno azzurro. Abbiamo voglia di lavorare sulla costruzione del nostro DNA e spirito di squadra. L’innesto di nuovi giocatori? Ho vissuto anche io quei momenti non troppo tempo fa al termine del mio percorso con l’Italia U20: c’è un mix di sensazioni positive che ti avvolgono e inizi a vedere i primi risultati dei sacrifici fatti in passato. Non è un punto di arrivo: c’è bisogno di tanto impegno per poter guadagnare una nuova convocazione in futuro”.Rug