«La recente parifica del bilancio regionale 2022 da parte della Corte dei conti, se da un lato ha certificato la fine di un'epoca da profondo rosso per la sanità campana, ha pure riportato all'attenzione una serie di criticità che io stessa ho segnalato in numerosi atti: troppa disparità nelle prestazioni erogate tra pubblico e privato, obiettivi di abbattimento delle liste d'attesa non raggiunti dai direttori generali. Eppure basterebbe attuare quanto la stessa Regione Campania ha previsto nel Piano per il governo delle liste d'attesa". Così Valeria Ciarambino, consigliere del Gruppo Misto e Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, firmataria di una mozione sul tema.
"Basta farsi un giro negli ambulatori pubblici magari nel primo pomeriggio - continua - Io l’ho fatto e lo scenario è desolante: a fronte di agende piene, gli ambulatori sono spesso vuoti. Si dovevano pubblicizzare le attività dei laboratori nei distretti sanitari, che sono stati potenziati e aperti anche al sabato, al fine di consentire all’utenza di rivolgersi al settore pubblico: a Salerno sono stati affissi manifesti per le strade, perché ciò non è stato fatto anche nelle altre Asl?".
"Mi chiedo ancora: perché le Asl non danno vita al cosiddetto recall dell’utenza in modo da “tagliare” le prenotazioni di specialistica ambulatoriale che non sono più reali e accorciare le liste d’attesa, fino a richiedere il pagamento del ticket per le visite non più effettuate se non è stata disdetta la prenotazione? Si tratta di proposte di buon senso che ho inserito in una mia mozione calendarizzata nel Consiglio di oggi, che non si è potuta discutere perché la maggioranza ha fatto cadere il numero legale - fa sapere Ciarambino - La battaglia per una più equa ripartizione delle risorse sanitarie a livello nazionale è sacrosanta e la condivido, ma accanto a questa serve un monitoraggio serrato dell’efficacia organizzativa dell’offerta pubblica e del rispetto degli impegni assunti dai direttori generali, a cui il presidente De Luca ha voluto assegnare come obiettivo prioritario proprio la riduzione delle liste d’attesa. E chi non li rispetta va sostituito» ha concluso Ciarambino.