Abbonamenti ai servizi streaming musicali, acquisti con le carte ricaricabili anche alle 2 di notte, ma anche affidamenti di servizi diretti (dalla telefonia mobile all'autonoleggio), senza alcun bando di gara. E, come se non bastasse, progressioni verticali dei dipendenti in servizio presso i depuratori senza tenere conto del merito.
E' lungo l'elenco di contestazioni che Procura regionale della Corte dei Conti e Guardia di finanza hanno notificato a 9 indagati della Sma Campania, tra amministratori, funzionari e lavoratori.
Sotto la lente d'ingrandimento il decennio 2012-2022, contraddistinto - secondo l'accusa - da spese pazze. Contestato un danno erariale da ben 5 milioni 700mila eiro.
Destinatari delle contestazioni della Corte dei Conti (procuratore regionale Antonio Giuseppone, sostituti procuratori generali Davide Vitale e Flavia Del Grosso) sono l'ex presidente del Cda Giuseppe Cammarota, gli ex amministratori unici Ciro De Leo, Raffaele Scognamiglio e Giuseppe Esposito, l'ex consigliere delegato Lorenzo Di Domenico, l'ex dirigente Cosimo Silvestro, l'ex financial manager Roberto Iavarone, l'addetto alla contabilità e bilancio Ernesto Tartaglione e il responsabile dell'impianto di depurazione di Napoli est Luigi Riccardi.